Archivio tag per 'ubuntu'

Ott
13

Come aggiornare Ubuntu 10.04 (Lucid Lynx) a Ubuntu 10.10 (Maverick Meerkat)

UbuntuUbuntu 10.10 Maverick Meerkat è l’attuale versione del sistema operativo Ubuntu distribuita, dal 10 ottobre 2010. Per chi non lo sapesse, Ubuntu è un sistema operativo Linux nato nel 2004, basato su Debian, orientato all’utilizzo desktop e alla facilità  di utilizzo.

In questo articolo vedremo come aggiornare, con una semplice procedura, Ubuntu 10.04 a Ubuntu 10.10.

Note importanti prima dell’aggiornamento:

  • fate un backup un completo di tutti i vostri dati: non vi è alcuna garanzia che tutti andrà  bene!
  • applicate tutti gli aggiornamenti per Ubuntu 10.04 LTS.

Procedura da seguire:

  • premere Alt + F2 e digitate “update-manager -d” (senza le virgolette) nella casella di comando
  • ora si dovrebbe avviare l’Update Manager e in alto dovreste trovare la scritta “New distribution release 10.10 is available” o, se avete la versione italiana, “E’ disponibile il nuovo rilascio 10.10 della distribuzione”;
  • cliccate su Upgrade (versione in inglese) o Esegui avanzamento (versione in italiano) e poi, per conferma, di nuovo nella finestra che si aprirà  a seguire;
  • inserite la password di amministrazione;
  • confermate l’avanzamento di versione quando si aprirà  la finestra popup;
  • aspettate con pazienza che l’aggiornamento sia completo!

Verificare che l’upgrade sia andato a buon fine:

Potete verificare che l’aggiornamento sia andato a buon fine con il comando (da eseguire sul Terminale):

sudo lsb_release -a

e accertandovi che, alla voce Release, ci sia 10.10.

Gen
11

Come ripristinare la partizione di avvio (MBR) di Windows senza utilizzare il lettore cdrom

Prendendo spunto da una domanda fatta qualche tempo fa da un utente sulla mailing list del TeLUG e dalla mia personale esperienza di qualche settimana fa, mi sono deciso di scrivere un post su come ripristinare il Master Boot Record (MBR) di Windows senza utilizzare il lettore cdrom (ad esempio per mancanza dello stesso, come è il caso dei netbook, oppure perchè non è funzionante).

Nel caso in cui possiate utilizzare il lettore cdrom, invece, il rispistino è molto più facile, ed è stato trattato in maniera approfondita in questo post del mio amico maury, quindi eviterò inutili ripetizioni.

Ma perchè dovreste aver bisogno di ripristinare l’MBR?! Il caso tipico in cui si crea questa necessità  è rimuovendo la partizione di Linux: si è portati a pensare, che così facendo, si rimuove del tutto questo sistema operativo, ma non si tiene conto di un importantissimo dettaglio: in fase di installazione, Linux, installa anche il bootloader (in genere, Grub), ovvero un piccolo programma che si insedia nel settore di avvio del disco principale e che permette di scegliere il sistema operativo da usare al momento dell’avvio del computer. Eliminando soltanto la partizione Linux, quindi, viene a mancare il file delle informazioni necessarie a Grub per l’avvio del sistema, con il risultato di non poter avviare neanche Windows.

Tutto ciò che vi serve per poter tornare ad utilizzare il computer, è un PC in grado di avviarsi da una pennina USB (o hard disk esterno) e seguire le seguenti istruzioni:

  1. scaricate l’immagine ISO di FreeDOS (ovvero una versione gratuita del DOS, compatibile al 100% con il noto MS-DOS) oppure di una distribuzione Linux a vostra scelta (io vi consiglio fortemente Ubuntu);
  2. inserite una pennina USB abbastanza capiente (almeno 1Gb nel caso di Ubuntu e almeno 256Mb nel caso di FreeDOS) o un hard disk esterno;
  3. scrivetele l’immagine scaricata sulla periferica, tramite  l’utility UNetBootin (qui trovate una guida, con tanto di immagini su come farlo);
  4. configurate il bios del vostro pc per fare il boot da USB;
  5. avviate il PC dalla penna USB appena creata

Bene, a questo punto l’articolo prende due strade diverse, a seconda che abbiate scelto FreeDOS o Linux:

FreeDOS

Una volta che vi trovate all’interno del sistema DOS eseguite il comando fdisk /mbr seguito da invio.

Linux (Ubuntu)

Una volta avviato il sistema tramite USB, aprite il terminale ed eseguite i comandi:

# wget http://ftp.de.debian.org/debian/pool/main/m/ms-sys/ms-sys_2.1.0-1_i386.deb
# sudo dpkg -i ms-sys_2.1.0-1_i386.deb

Ora potete ripristinare l’MBR di Windows digitando da terminale:

# sudo ms-sys -w /dev/[drive]

dove [drive] è l’hard disk dove volete che l’MBR sia ripristinato (nella maggior parte dei casi hda o sda).

In entrambi i casi, riavviate il computer e, ora, Windows dovrebbe avviarsi correttamente!

Gen
21

TorrentFlux: un client BitTorrent scritto in PHP ed utilizzabile via web

Qualche giorno fa, il mio collega Vittorio, mi aveva chiesto se conoscessi un client BitTorrent per sistemi *unix che si potesse amministrare via web.

A dir la verità , io avevo sempre utilizzato client BitTorrent testuali o, a limite, Azureus, quindi non ho saputo dargli una risposta, ma ho subito interrogato Google per capire se esistesse un software del genere. Ed ecco che è venuto fuori TorrentFlux: un client Bittorrent completamente open source (rilasciato sotto licenza GPL), multipiattaforma e sviluppato in PHP.

TorrentFlux, quindi, si distingue dagli altri client per queste caratteristiche:

  • è progettato in PHP e quindi gira su un webserver e non in locale come gli atri client;
  • si utilizza tramite browser (può essere quindi raggiunto e gestito da qualsiasi postazione remota tramite una interfaccia web abbastanza user friendly);
  • i torrent ed i files scaricati non vengono memorizzati in locale, ma sul server in cui è installato.

Cosa è richiesto per utilizzare TorrentFlux:

  • un sistema *unix like (Linux, BSD, Solaris, etc.);
  • un web server che supporti PHP (ad esempio Apache o Lighttpd);
  • un database SQL (MySQL, Postgres o Sqlite);
  • PHP 4.3.x o superiore;
  • Python 2.2 o superiore.

Incuriosito dalle potenzialità  di questo programma, ho deciso di installarlo sul mio server casalingo (utilizzando i comodissimi ports di FreeBSD), utilizzando Lighttpd come webserver e Sqlite come database, al fine di renderlo in più leggerlo possibile. Il risultato è stato davvero sorprendente: gestire un client BitTorrent via web è davvero comodissimo, l’interfaccia di TorrentFlux è essenziale, ma funziona bene. Ho rilevato velocità  di download mai viste prima con un minimissimo impatto sulle prestazioni del sistema.

Concludo l’articolo indicandovi un paio di links dove è descritto come installare TorrentFlux su Ubuntu e come farlo funzionare in accoppiata con Lighttpd e Sqlite.

Fonte immagine e di ispirazione: Wiki.Ubuntu-It.org.

Nov
10

Links della settimana (68)

Come ogni lunedì, ecco una accuratissima selezione di links che pongo alla vostra attenzione:

Ott
31

Rilasciata Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex

UbuntuDopo tanta attesa, ieri è stata rilasciata la nuova Ubuntu 8.10.

Vediamo quali sono le principali novità  introdotte con questa nuova release:

  • Linux Kernel 2.6.27;
  • Gnome 2.24;
  • X.Org 7.4 (dotato di nuove funzionalità  per il riconoscimento plug-and-play di dispositivi);
  • GIMP 2.6;
  • Directory privata cifrata;
  • Sessione ospite;
  • Plug-in per la BBC;
  • Nuova versione di Network Manager;
  • Framework per l’autenticazione PAM;
  • DKMS (un nuovo sistema che consente di rigenerare i driver per il kernel Linux ogni volta che viene rilasciata una nuova versione del kernel stesso).

E, per concludere, qualche link utile per il download di questa nuova versione: Ubuntu, Kubuntu, Xubuntu.

Ott
29

Come aggiornare Ubuntu 8.04 (Hardy Heron) a Ubuntu 8.10 (Intrepid Ibex) beta

UbuntuUbuntu 8.10 è la prossima versione del sistema operativo Ubuntu che sarà  distribuita da domani, 30 ottobre 2008, e avrà  nome in codice: “Intrepid Ibex”.

In questo articolo vedremo come aggiornare Ubuntu 8.04 (Hardy Heron) a Ubuntu 8.10 (Intrepid Ibex) beta; ovviamente vi sconsiglio di eseguire tale operazione su macchine di produzione.

Note importanti prima dell’aggiornamento:

  • fate un backup un completo di tutti i vostri dati: non vi è alcuna garanzia che tutti andrà  bene!
  • applicate tutti gli aggiornamenti per Ubuntu 8.04 LTS prima di eseguire l’aggiornamento.

Procedura da seguire:

  • premere Alt + F2 e digitate “update-manager -d” (senza le virgolette) nella casella di comando
  • ora si dovrebbe avviare l’Update Manager e in alto dovreste trovare la scritta “New distribution release 8.10 is available” o, se avete la versione italiana, “E’ disponibile il nuovo rilascio 8.10 della distribuzione”;
  • cliccate su Upgrade (versione in inglese) o Esegui avanzamento (versione in italiano) e poi, per conferma, di nuovo nella finestra che si aprirà  a seguire;
  • inserite la password di amministrazione;
  • confermate l’avanzamento di versione quando si aprirà  la finestra popup;
  • aspettate con pazienza che l’aggiornamento sia completo!

Verificare che l’upgrade sia andato a buon fine:

Potete verificare che l’aggiornamento sia andato a buon fine con il comando (da eseguire sul Terminale):

sudo lsb_release -a

e accertandovi che, alla voce Release, ci sia 8.10.

Apr
21

Links della settimana (39)

Come ogni lunedì, ecco una accuratissima selezione di links che pongo alla vostra attenzione:

Feb
04

Links della settimana (28)

Come ogni lunedì, ecco una accuratissima selezione di links che pongo alla vostra attenzione:

Gen
02

5 software per cambiare l’aspetto di Windows XP e farlo sembrare un altro sistema operativo

Come si suol dire “anno nuovo, vita nuova”.. perchè non estendere quest’aria di novità  e cambiamento anche al look del proprio sistema operativo?! Per l’occasione, quest’oggi vedremo 5 software per modificare l’aspetto di Windows XP e farlo sembrare un altro sistema operativo!

Vista Transformation Pack [Download]

vista-transformation-pack.jpg

Vista Transformation Pack modifica l’aspetto grafico di Windows XP rendendolo (quasi) uguale a quello di Vista.

Mac OS Transformation Pack [Download]

mac-OSX-transformation-pack

Trasforma il look di XP in quello di Mac OS X 10.5 Leopard. Attenzione, però, funziona solo con la versione inglese di Windows XP SP2.

Continua la lettura di ‘5 software per cambiare l’aspetto di Windows XP e farlo sembrare un altro sistema operativo’




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