Torna la rubrica “Perle di saggezza”, pensieri su cui riflettere:
Si racconta che il bel cavallo di un saggio un giorno sfondò la porta della stalla e fuggì via. Ai vicini di casa che andarono da lui per compatirlo rispose con un dolce sorriso: “Magari è un bene”. Sei mesi dopo il cavallo fece ritorno insieme a dieci cavalli selvaggi che lo avevano eletto a capo branco. Quando i vicini casa accorsero a congratularsi con lui, il saggio rispose: “Magari è un male”. Il figlio del saggio cercò di domare uno di quei cavalli. Ma il cavallo indomito lo scaraventò per terra. Il giovane si ruppe una gamba e rimase zoppo per tutta la vita. Il saggio disse ai vicini venuti a consolarlo: “Magari è un bene”. Scoppiò la guerra e tutti i ragazzi del villaggio furono costretti ad arruolarsi nell’esercito, tutti tranne il figlio del saggio, perchè era zoppo… (Praj)
Non ti preoccupare dei difetti del maestro: se devi attraversare un fiume, non importa se la barca che ti conduce dall’altra parte è mal dipinta. (da un sacro testo tibetano)
Ecco una piccola raccolta di citazioni di questo bellissimo film, che io ho avuto modo di vedere solo qualche giorno fa:
Ho sempre creduto nei numeri, nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamento. Ma dopo una vita spesa nell’ambito di questi studi, io mio chiedo cos’è veramente la logica. Chi decide la ragione? La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica, la metafisica, l’illusione e mi ha riportato indietro. E ho fatto la più importante scoperta della mia carriera, la più importante scoperta della mia vita. E’ soltanto nelle misteriose equazioni dell’amore, che si può trovare ogni ragione logica. Io sono qui stasera solo grazie a te. Tu sei la ragione per la quale io esisto. Tu sei tutte le mie ragioni. Grazie (Nash)
Ringrazio il caro Fabio “Cento” per avermi inviato questo simpatico aneddoto, che mi ha regalato una fragorosa risata mattutina :-)
Io ero molto felice: la mia fidanzata ed io eravamo insieme da più di un anno perciò decidemmo di sposarci. I Miei genitori ci aiutarono in tutti i modi possibili, i miei amici mi assecondavano, la mia fidanzata era un incanto.
C’era solo una cosa che mi dava molto fastidio ed era la migliore amica di lei: era intelligente e sexy, delle volte mi faceva il filo, turbandomi.
Un giorno, l’amica della mia fidanzata mi telefonò e mi chiese di andare a casa sua per aiutarla con la lista degli invitati al matrimonio. Quindi io andai.
Era da sola e quando arrivai, mi sussurro che aveva certi sentimenti e desideri verso di me, che non poteva più nasconderli e che, siccome dovevo sposare la sua migliore amica, voleva fare l’amore con me per una volta sola, prima di sposarmi e compromettere la mia vita e quella della sua amica. Cosa potevo dire?! Ero talmente sorpreso, che non dissi una parola. Lei disse: “Andrò in camera e, se lo desideri, entra e sarò tua”. Ammirai il suo meraviglioso fondoschiena come si muoveva al salire le scale.
Mi alzai dalla poltrona e rimassi lì in piedi per un po… poi mi girai e andai alla porta d’ingresso apri e uscii, andai verso la mia macchina e vidi la mia fidanzata con lacrime agli occhi che mi disse: “sono felice e orgogliosa di te, hai passato la mia piccola prova, non potevo scegliere un miglior uomo come sposo!”.
Torna la rubrica “Perle di saggezza”, pensieri su cui riflettere:
La responsabilità non riguarda solo i leader dei nostri Paesi o coloro che sono stati eletti o nominati a svolgere un compito particolare. Riguarda ciascuno di noi individualmente. La Pace, per esempio, comincia dentro ciascuno di noi. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)
Tra il Buddha e un filosofo del suo tempo si svolse il seguente breve dialogo. Disse il filosofo: «Ho sentito che il vostro Dharma è una dottrina del risveglio. Qual è il vostro metodo? Che cosa fate ogni giorno?». Rispose il Buddha: «Camminiamo, mangiamo, ci laviamo, ci sediamo». E il filosofo: «Che cosa c’è di speciale in questo? Tutti camminano, mangiano, si lavano, si siedono». Disse il Buddha: «Signore, quando camminiamo siamo consapevoli di camminare; quando mangiamo, siamo consapevoli di mangiare e così via. Invece quando gli altri camminano, mangiano, si lavano, o si siedono, in genere non sono affatto consapevoli di ciò che stanno facendo». (Thich Nhat Hanh)
Non aggrapparti alla tua comprensione. Anche se capisci qualcosa, dovresti chiederti se ci possa essere qualcosa che non hai completamente inteso, o se ci può essere qualche altro significato ancora più profondo. (Dogen)
Se non hai riconosciuto la felicità quand’eri solo, un gruppo di persone sarà soltanto causa di distrazione. (Gyalwa Godrakpa)
Nel 2001 Marquez, colpito da un cancro linfatico, si ritira lasciando una commovente lettera agli amici. Massimo, nei commenti, mi ha fatto notare che questa lettera non è di Gabriel Garcàa Mà¡rquez, ma di Johnny Welch. Resta il fatto che è davvero bellissima e commovente..
Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico. Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano. Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.
Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e prima di tutto butterei me stesso in fronte al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.
Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole. Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
Dio mio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo. Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore.
Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono di innamorarsi!
A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse a volare da solo.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con la dimenticanza.
Il valore di un traguardo conseguito non sta solo nel fatto di averlo raggiunto ma, anche e soprattutto, in ciò che abbiamo compreso durante il percorso per raggiungerlo. (Praj)
Se non abbiamo Fiducia nel presente, la stessa Fiducia nel futuro non può fiorire. Solo dando fiducia al presente creiamo le premesse per la fiducia nel momento successivo. […]Quindi la Fiducia è la base, il presupposto irrinunciabile, per ogni relazione che vuole veramente aprirsi all’Amicizia, all’Amore, al mistero dell’Esistenza, a Dio. (Praj)
Un’amica mi ha mandato un’email il cui messaggio è davvero profondo e quanto mai vero (tralasciamo il fatto che è la classica catena di sant’Antonio).
Tralasciate, per qualche minuto, i vostri numerosi impegni e leggete con attenzione..
Dietro l’angolo io ho un amico, in questa bella città che non ha fine.
Già , i giorni passano e le settimane trascorrono veloci e prima che io riuscissi a capirlo, è passato un anno e io non ho mai più rivisto la faccia del mio vecchio amico.
Perchè la vita è una corsa veloce e terribile.
Lui sa di piacermi ancora tanto, come nei giorni in cui suonavo il suo campanello e lui suonava il mio, quando eravamo più giovani di ora che siamo uomini stanchi e annoiati.
Stanchi di giocare ad uno stupido gioco, stanchi di cercare di farci un nome.
“Domani”, dissi, “chiamerò Jim solo per mostrargli che lo penso ancora” e rimandai a domani e al domani dopo.. la distanza tra noi crebbe e crebbe.. oh, dietro l’angolo.. ma già lontani miglia e miglia.
“Qui c’è un telegramma, signore”: “Jim è morto oggi”.
E questo è quello che ci siamo meritati alla fine.
Dietro l’angolo, un amico perso.
Ricordati di dire sempre quello che pensi.
Se tu ami qualcuno, DIGLIELO.
Non avere paura di esprimerti.
Esci e dì a tutti quello che devi dire loro.
Perchè quando deciderai che sarà il momento giusto, sarà troppo tardi.
Impossessati del giorno.
Non ripensarci mai.
E, molto importante, stai vicino a tutti i tuoi amici e alla tua famiglia, perchè ti hanno aiutato a diventare quello che sei.
Torna la rubrica “Perle di saggezza”, pensieri su cui riflettere:
Fate conto che un orafo prenda le tenaglie e metta dell’oro nella fornace per fonderlo. Se soffierà troppo sul fuoco, lo riscalderà troppo, e parimenti se spruzzerà troppa acqua, lo raffredderà . Se lo toglierà continuamente dal fuoco per esaminarlo, ugualmente non raggiungerà il risultato voluto. Ma se farà tutte queste cose al momento opportuno, conoscendo la natura dell’oro, riuscirà a lavorarlo e a renderlo brillante con facilità . Nello stesso modo, ci sono tre qualità cui un praticante dovrebbe prestare attenzione: la concentrazione, la determinazione e l’equanimità . Se presterà a queste qualità la giusta attenzione al momento giusto, la sua mente diventerà come l’oro, modellabile, brillante e pura. (Anguttara Nikaya III, 103, Nimitta Sutta)
Dovremmo usare la sofferenza, per quanto dura, come occasione, come palestra, per imparare a riconoscere l’essenza di noi stessi. (Praj)
Si dice che ci siano solo due tragedie nella vita: non ottenere ciò che si vuole, e ottenerlo. (Bhante Henepola Gunaratana)
Quanta parte della tua vita trascorri in attesa di essere in qualche altro posto? (Matthew Flickstein)
àˆ sconsigliabile essere troppo sicuri della propria saggezza. àˆ salutare invece ricordarsi a che i più forti possono indebolirsi e che i più saggi possono sbagliare. (Mohandas Karamchand Gandhi)
Se vuoi che gli altri siano felici, pratica la compassione. Se vuoi essere felice tu, pratica la compassione. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)