Il famoso comico genovese, qualche giorno fa, è andato al Parlamento europeo per spiegare la palude in cui si trova l’Italia e cercare qualche consenso.
I temi principali da lui trattati sono stati questi:
- il Parlamento italiano: contiene una settantina di individui giudicati in primo e secondo grado e 25 condannati in via definitiva. Avete capito in che mani siamo?!
- il Parlamento italiano: no ai parlamentari di professione, nessun cittadino italiano può essere eletto in Parlamento per più di due legislature. La regola è valida retroattivamente.
- la legge elettorale: è stata cambiata due anni fa per impedire ai cittadini di votare il loro candidato. I partiti (ovvero non più di dodici persone) hanno deciso chi doveva fare il deputato o il senatore. La legge fu voluta da Berlusconi, l’opposizione si oppose poi, una volta al Governo, Prodi l’ha confermata. E’ meglio, molto meglio, per i partiti far eleggere dei loro impiegati che avere in Parlamento dei rappresentanti dei cittadini. Meglio pregiudicati che liberi.
Ma Beppe Grillo non si è fermato qui: ha organizzato una manifestazione che dovrebbe, a suo dire, “restituire la libertà di voto e di informazione all’Italia”:
l’otto settembre organizzerò in ogni città d’Italia una manifestazione, l’ho chiamata Vaffanculo day. Una via di mezzo tra il D-day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Quel giorno gli italiani dovranno riprendere in mano il loro Paese distrutto da decenni di partitocrazia, di massoneria piduista, di intrecci tra banche e mafia, di ingerenze del Vaticano nella cosa pubblica, dalla informazione di Stato e di Berlusconi, dai conflitti di interesse.
Per aderire al Vaffanculo Day (e far presente, a chi “ci comanda”, che ci siamo rotti le scatole di essere presesi per il cul.. i fondelli), clickate qui. Per vedere il volantino della manifestazione, clickate qui.