Quest’oggi, per la “rubrica” Perle di saggezza, vi segnalo una intervista di Raimon Panikkar (sacerdote cattolico laureato in filosofia, chimica e teologia, autore di più di quaranta libri e di diverse centinaia di articoli) ricca di contenuti davvero profondi.
Prendetevi poco più di 6 minuti di pausa ed osservate e, soprattutto, ascoltate con attenzione: Purtroppo Youtube ha rimosso il video, comunque ve ne propongo un altro forse non bello come il precedente, ma ugualmente interessante: Vi annuncio ufficialmente che Youtube mi odia: ha rimosso anche il secondo video che avevo postato.
A questo punto, credo sia meglio postare qualche perla “testuale” di Raimon Panikkar e non solo:
- Quidquid recipitur ad modum recipientis recipitur (ognuno riceve secondo la capacità che ha di ricevere). (Raimon Panikkar)
- Non si può cercare la saggezza, darle la caccia come fosse un oggetto. […] Essa non rappresenta la meta finale di un lungo pellegrinaggio. (Raimon Panikkar)
- L’uomo è quell’essere vivente attraverso il quale il logos transita. (Raimon Panikkar)
- I nostri problemi, sia quelli che sperimentiamo fuori di noi, come guerre, crimini e violenza, sia quelli che sperimentiamo dentro di noi, come sofferenza emotiva e psicologica, non si risolveranno finchà© non presteremo attenzione a questa nostra, sempre negletta, dimensione interiore. […] Quel che propongo è una rivoluzione spirituale. (Tenzin Gyatzo, XIV Dalai Lama)
- Il primo punto… è tagliare la catena di associazioni di concetti e parole che invadono la mente col ricordo del presente, di quel che c’è. Perciò, in un verso famoso il Buddha dice: “Non aggrapparti al passato, non rincorrere il futuro. Il passato è andato. il futuro deve ancor venire. Guarda con chiarezza la vita così com’è, qui e adesso, senza farti tirar dentro, senza vacillare: così devi esercitarti”. (Bhikkhu Mangalo)
- Creare una nuova religione mondiale è difficile e non particolarmente desiderabile. Tuttavia, poichà© l’amore è fondamentale per tutte le religioni, si potrebbe parlare di una religione universale dell’amore. (Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama)
- Come una madre veglia sul proprio unico figlio, disposta a rischiare la vita per proteggerlo, così, con un cuore sconfinato, si amino tutti gli esseri viventi, soffondendo il mondo intero con sconfinata amorevolezza. (Metta Sutta)
Fonte di alcune perle: Perle di saggezza