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Ott
20

Salviamo Internet: no alla legge Levi-Prodi!

Siamo alle solite: non ci possiamo distrarre un attimo che subito il Governo ne combina una delle sue. Stavolta la novità  riguarda il disegno di legge Levi-Prodi, approvato dal consiglio dei ministri il 12 ottobre e in attesa di approvazione da parte del parlamento.

Ma cosa comporta questo disegno di legge?! Ce lo spiega Beppe Grillo, sul suo blog:

[…] La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità  delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
[…]
L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.
Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società  editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
Il 99% chiuderebbe.
Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura. […]

Io faccio fatica a crederci e, come Paolo, inizio a pensare che sono davvero parecchi i motivi per andarsene da questo paese.

Ah, non dimenticate di firmare la petizione online creata da Stefano Novelli.

AGGIORNAMENTO DELLE 11.40 DEL 21/10/2007

Probabilmente il Governo si è accorto della cavolata che stava facendo, come evidenziato dal Ministro delle Comunicazioni Gentiloni:

Naturalmente, mi prendo la mia parte di responsabilità  (come ha fatto anche il collega Di Pietro nel suo blog) per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo che alla fine è stato sottoposto al Consiglio dei Ministri.

Ah, quindi non leggono neanche le leggi proposte. Andiamo bene..

Mar
04

Wind mantiene i costi di ricarica

Mentre gli altri operatori si stanno adeguando al decreto del governo che taglia i costi di ricarica (Vodafone ha abolito le ricariche da 3 e 10 euro e ha aumentato lo scatto alla risposta da 16 centesimi a 19 centesimi, un aumento di circa il 19%; 3 e Tim, invece, per ora non hanno segnalato alcun cambiamento nelle loro offerte commerciali per ricaricabili) che dovrebbe entrare in vigore da domani, Wind ha deciso di applicare “il taglio” solo ai nuovi clienti e a chi cambia profilo tariffario, seguendo un parere legale del neo presidente di Alitalia Libonati (che rappresenta il Governo, essendo al vertice della più importante compagnia aerea italiana, ancora controllata dallo Stato come suo maggiore azionista, ma che, dall’altra parte, supporta le decisioni di un’azienda per aggirare legalmente una decisione dello stesso governo).

Come al solito, in Italia, succedono cose che sarebbero inaudite in qualsiasi altro Paese.

L’Authority, ora, dovrà  valutare se la decisione di Wind è coerente e trasparente, intato il Codacons, importante associazione dei consumatori, ha deciso di denunciare Wind.

UPDATE DEL 06/03/2007

Ho appena appreso da PI Telefonia del dietrofront di Wind: nella serata di ieri si è appreso, da una nota aziendale, che l’abolizione del costo fisso per la ricarica dei telefonini sarà  valida per tutti i clienti, vecchi e nuovi.

“In relazione all’art. 1 comma 1 del d.l. n. 7/2007 – scrive l’azienda – Wind informa che, a seguito delle comunicazioni trasmesse dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’Autorità  delle Comunicazioni, rispettivamente in data 2 e 5 marzo 2007, non applicherà  i contributi di ricarica ai contratti in essere alla data del 4 marzo 2007”.

UPDATE DEL 07/03/2007 mattina

L’impegno che Wind ha assunto due giorni fa, dichiarando che l’abolizione dei costi di ricarica avrebbe avuto validità  per tutti i clienti (vecchi e nuovi) non è arrivato subito all’utenza: ieri i clienti hanno acquistato ricariche gravate ancora dall’odiato balzello. Ma la compagnia telefonica ha promesso di porre rimedio (rimborsando gli utenti) e da oggi tutto sarà  conforme alla legge.

UPDATE DEL 07/03/2007 pomeriggio

Ho appena ricaricato il credito del mio telefonino Wind acquistando una “vecchia” ricarica da 10 euro (8 di credito + 2 di costi di ricarica) e mi sono stati accreditati 10 euro.

P.S. ah, per la serie “ti danno da un parte, ma ti fregano dall’altra”, Wind ha diminuito i minuti di “telefonate gratis” dell’opzione Noi 2 da 400 a 300, mantenendo sempre il costo mensile di 3 euro.




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