Il giorno tanto è atteso è finalmente arrivato (e purtroppo passato!), ieri sera, venerdì 1 febbraio, al Teatro delle Energie di Grottammare (AP) sono riuscito ad ascoltare per la prima volta dal vivo il mio pianista preferito: Ludovico Einaudi. Il teatro era pienissimo di ammiratori del pianista torinese provenienti da sud e centro Italia visto che quella di Grottammare è stata una delle tre date italiane, nonchà© unica in prossimità del sud, della tournà©e del maestro reduce da una esibizione di fronte a 4.000 spettatori all’Albert Hall di Londra.
La sua fantastica performance ha rispettato senza dubbio le mie aspettative e, anche grazie al posto in 3^ fila (ovvero a soli 5 metri dal pianoforte), mi ha dato un mix di emozioni indescrivibili con le parole. Ogni singola nota emessa dal suo pianoforte sembrava fosse nata da “uno sforzo” che il suo viso tradiva in maniera evidente: questo mi ha dato conferma di quello che avevo già notato ascoltando i suoi album, ovvero l’enorme passione con la quale lui suona il suo pianoforte. E la stessa passione, devo ammettere che non l’ho mai notata in nessun altro artista.
Le 2 ore nelle quali Einaudi ha ripercorso la sua carriera musicale, purtroppo sono scivolate velocemente.. mi dispiace solo che, per quanto mi riguarda, siano state un po’ disturbate dal sonno (che ormai ogni sera alle 22 mi attanaglia) che non mi ha dato la possibilità di apprezzare ogni singola nota emessa dal suo strumento (mi sono ripromesso, infatti, di andare ad ascoltarlo di nuovo non appena le circostanze e la distanza lo permetteranno!).
Ah, dimenticavo, ho scattato abusivamente qualche foto, che prometto di condividere con voi al più presto! ;-)