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Ago
13

Utilizzare l’iPhone 3G per chattare con MSN, GTalk, Yahoo, …, ora è possibile con PalRingo

PalRingo è una applicazione che aspettavo con ansia: essa consente di utilizzare i maggiori servizi di IM (Instant Messaging) direttamente dall’iPhone e, per di più, è assolutamente gratuita. I servizi supportati sono: Windows Live Messenger, Yahoo Messenger, AOL, Gadu-Gadu, ICQ, Jabber, Gtalk, ed i Chat.

Palringo 1 Palringo 2 Palringo 3

La prima volta che viene lanciata l’applicazione è necessario registrare un account Palringo inserendo il proprio indirizzo email ed una password nell’apposito campo “I need an account”. Per aggiungere un servizio di IM basta cliccare sulla P posta in alto, , poi sul tasto EDIT, sul + e poi selezionare il servizio a cui vogliamo accedere ed infine inserire i dati di login.

La finestra relativa alle conversazioni è molto piacevole e consente di inviare sia foto che testo. Le immagini possono essere scattate in quel preciso momento “From my camera” oppure importate dalla libreria tramite il pulsante “From my albums”. Inoltre, due piccole icone sulla barra inferiore ci permettono di cambiare lo stato tra: Online, Non disponibile, Occupato, Invisibile e di muoverci tra tutte le finestre di conversazione aperte. E’ possibile anche eliminare i contatti e creare gruppi per conferenze multiple.

Pagella e conclusioni

Voto: 8

Concludendo, PalRingo è un programma utilissimo, semplice da usare, graficamente ben fatto, veloce nel caricamento e non è affatto pesante (neanche nel mio caso che ho 100 contatti MSN) che vi consiglio di utilizzare a tutti coloro che vogliono essere online sui servizi di IM anche quando sono in giro.

Fonte di ispirazione: iPhone Italia e iSpazio (anche per gli screenshot del programma).

Lug
26

Comunicazione di servizio: ho acquistato l’iPhone 3G!

Essì, dopo tanti ripensamenti, dubbi, perplessità , finalmente, grazie anche ad una specie di quattordicesima sullo stipendio di luglio, mi sono deciso ad acquistare l’iPhone 3G!

L’essermi deciso ad acquistarlo, però, non è coinciso col trovarlo disponibile nei negozi: ne ho girati ben 10, da Giulianova a San Benedetto e gli unici negozi che ce l’avevano si sono rifiutati di vendermelo senza abbonamento: assurdo direi! Alla fine, quando ormai avevo perso le sperenze ed ero intenzionato a non acquistarlo più anche perchè incavolato nero per questi atteggiamenti del tutto scorretti da parte dei venditori, l’ho trovato davanti ai miei occhi al negozio Vodafone One del Centro Commerciale Gran Sasso di Teramo e non ho resistito dall’acquistarlo: 499 euro per il modello da 8 giga, ovviamente libero da qualsiasi abbonamento e utilizzabile con qualsiasi operatore (3 compreso).

Apple iPhone 3G

A presto per ulteriori aggiornamenti!

P.S. avendo acquistato l’iPhone, ho deciso di vendere il mio “vecchio” telefono, ovvero un Nokia E65 tenuto benissimo, davvero come nuovo, senza alcun graffio e con soli 3 mesi di vita a 170 euro. Se siete interessati, contattatemi ai miei recapiti.

Lug
07

Links della settimana (50)

Come ogni lunedì, ecco una accuratissima selezione di links che pongo alla vostra attenzione:

Giu
23

Links della settimana (48)

Come ogni lunedì, ecco una accuratissima selezione di links che pongo alla vostra attenzione:

Mag
28

Lo stereotipo del Mac user

AppleQualche tempo fa, stavo leggendo un interessantissimo articolo su The Apple Lounge, che cercava un po’ di identificare quello che è un po’ lo stereotipo del Mac user grazie allo studio di Mindset Media, un’azienda che si occupa di pubblicità  online per grandi brand come Nike, Apple, Coca-Cola.

Lo studio, basato su un’indagine condotta in un campione di 7500 intervistati, ha rivelato che:

le persone che sono molto aperte o, nel gergo di Mindset Media, “Openness 5’s“, hanno il 60 per cento in più di probabilità  delle persone nella media di avere acquistato un Mac. Questi acquirenti sono anche più liberali, meno modesti e più certi della propria superiorità  rispetto alla popolazione in generale.

Ma cos’è “l’Openness 5’s” a cui fa riferimento Mindset Media?

Mindset Media definisce “Openness 5’s” le persone che cercano nuove, varie e ricche esperienze, credendo che la fantasia e la curiosità  intellettuale contribuiscano a una vita ben vissuta.

Queste ultime parole ricordano un po’ il concetto espresso da Steve Jobs nel discorso tenuto il 12 giugno 2005 nell’università  di Standford, dove lui stesso aveva cominciato la sua carriera studentesca (poi abbandonata in favore di una, possiamo dirlo ora, sfavillante carriera imprenditoriale): “Stay Hungry. Stay Foolish.” ovvero “Siate affamati, curiosi (di conoscenza), siate folli“.

Io mi riconosco perfettamente nello stereotipo identificato da Mindset Media. E voi, utenti Mac all’ascolto, vi riconoscete in questo profilo?!

Fonte: The Apple Lounge

Mag
02

Think different

Sì, lo so che questo video è vecchiotto, ma è davvero troppo bello ed emozionante, non trovate?!

Mar
19

10 applicazioni essenziali per Mac da installare subito dopo una formattazione

Circa con cadenza annuale, mi capita di riformattare il mio Mac, sia perchè ormai è pieno di file .plist, ma soprattutto perchè mi va di ripulire un po’ il mio hard disk. L’operazione è agevolata anche dal fatto che, su Mac, non esiste il problema dell’installazione dei driver dopo la riformattazione del disco.

In questo articolo vi parlerò dei 10 programmi che ritengo fondamentali da installare subito dopo una riformattazione (l’ordine di citazione non è rilevante!):

1) NeoOffice

NeoOffice è un insieme completo di applicazioni per l’ufficio (inclusi word processor, foglio elettronico, programma per presentazioni, per il disegno e per database) per Mac OS X. Basato sulla suite di programmi per l’ufficio OpenOffice.org, NeoOffice ha integrate dozzine di caratteristiche native per Mac e può importare, modificare, e scambiare file con altri programmi per l’ufficio popolari come Microsoft Office. Inoltre, esso supporta anche i file creati con Microsoft Office 2007.

Neo Office

2) Perian e Flip4Mac

Perian è un progetto open source che viene consigliato dalla stessa Apple, che aggiunge a QuickTime tantissimi codec aggiuntivi. In poche parole, un plug-in che è un vero coltellino svizzero (come raffigura l’icona del programma); associato a Flip4Mac, poi, rende Quicktime adatto per aprire davvero tutti i tipi di file! Se invece non vi piace Quicktime, VLC Player è davvero un’ottima alternativa.

Continua la lettura di ’10 applicazioni essenziali per Mac da installare subito dopo una formattazione’

Gen
30

Come personalizzare il Dock, gli Stacks, Quick Look e Time Machine su Leopard

Oramai Mac OS X 10.5 Leopard è stato rilasciato più di 3 mesi fa e numerose applicazioni possono essere personalizzate secondo le esigenze degli utenti, vediamo come:

Desktop e Dock

Con Leopard il Dock, oltre ad essere 3D, ha cambiato il suo look (secondo me, in meglio!). Per i più nostalgici, però, ecco alcuni trucchetti per riportare tutto a com’era su Tiger:

Eliminare il riflesso sul dock e trasformarlo da 3D in 2D
Per “togliere una dimensione” ed eliminare il riflesso sul Dock (come in Tiger), ci affidiamo al Terminale, dove dovrete digitare i seguenti comandi:

$ defaults write com.apple.dock no-glass -boolean YES
$ killall Dock

per ripristinare il Dock di default di Leopard:

$ defaults write com.apple.dock no-glass -boolean NO
$ killall Dock

(ovviamente escludete il $)

Rendere la menubar opaca
Alcuni utenti di Leopard dicono che la menubar trasparente renda difficile la lettura delle voci di menù. Per riportare la barra dei menù opaca (come era con Tiger), scaricate ed eseguite OpaqueMenuBar.

Ripristinare i pallini blu sotto le applicazioni aperte con i tringolini neri utilizzati con Tiger
Leopard usa delle piccoline palline blu per indicare le applicazioni aperte al momento; se preferite i tringolini neri utilizzati in Tiger ecco come ripristinarli (articolo in inglese).

Stacks

Gli Stacks sono una delle novità  di Leopard che mi piacciono di più. Ecco come personalizzarli:

Aggiungere uno Stack per gli elementi recenti
Se utilizzate spesso le stesse applicazioni e/o gli stessi documenti, potrebbe esservi utile uno Stack delle applicazioni recenti sul Dock. Per abilitarlo, digitate sul terminale:

$ defaults write com.apple.dock persistent-others -array-add ‘{ “tile-data” = { “list-type” = 1; }; “tile-type” = “recents-tile”; }’
$ killall Dock

davvero utilissimo! (ovviamente escludete il $)

Ripristinare la navigazione gerarchica delle cartelle direttamente dal Dock, come in Tiger
Se vi manca la possibilità  di navigare tra i contenuti della cartelle direttamente dal Dock vi consiglio HeirarchicalDock un programma freeware che ripristina tale funzionalità .

Quick Look

Un’altra funzionalità  di Leopard che apprezzo molto è Quick Look che permette di visualizzare il contenuto di un file direttamente dal Finder. Quick Look è molto comodo per vedere le foto, ma è possibile utilizzare Quick Look per vedere una preview dei vostri eventi iCal, i fonts, il contenuto di un archivio ZIP o il contenuto di una cartella. Vi consiglio qualche qualche plugin a tale scopo:

Preview del contenuto di un archivio ZIP
Il plugin gratuito Zip Quick Look vi permette di dare un’occhiata all’interno degli archivi ZIP, senza estrarli.

Preview del contenuto di una cartella
Questo plugin permette di vedere i files contenuti in una cartella. Ecco come abilitare tale funzionalità .

Time Machine

Come molti di voi sapranno Leopard, per i backup, utilizza Time Machine che però ha la pecca di avere veramente poche opzioni di configurazione. Vediamo come aumentarle:

Personalizzare Time Machine per programmare backup automatici con TimeMachineScheduler
Se avete la necessità  di programmare i vostri backup con Time Machine, oggi c’è la soluzione: TimeMachineScheduler.

Abilitare il backup su disco di rete via wireless iTimeMachine.
iTimeMachine consente di impostare i dischi di rete affinchè vengano utilizzati da Time Machine per fare i backup. Davvero utile!

Fonte: LifeHacker

Gen
15

Breve resoconto delle novità  del Keynote del 15 gennaio 2008

Chi si aspettava grandi novità  dal Keynote terminato poche ore fa, non sarà  rimasto sicuramente deluso: Steve Jobs ha presentato aggiornamenti software importanti per iPhone, iPod Touch ed Apple Tv, ma le vere star della giornata sono il MacBook Air (il portatile più sottile del mondo) e Time Capsule.

Vediamo le loro carattestiche in dettaglio:

  • MacBook Air: spesso da 4mm a 1,9cm, display widescreen da 13,3″, chiusura magnetica, iSight integrata, tastiera illuminata simile a quella dei MacBook, CPU Intel Core 2 Duo con frequenza 1,6GHz o 1,8GHz, 2Gb di RAM, h0ard drive da 80Gb o, per il modello più costoso, SSD da 64Gb, trackpad multitouch che apre nuove relazioni con l’utente (ad esempio, è possibile ruotare e zoomare con due dita). Autonomia di 5 ore. Prezzo: € 1699 per il modello “più economico”, 2868 per avere il top della gamma. Ah, dimenticavo, non c’è il drive ottico, ma è disponibile un Superdrive esterno a € 89. Inoltre, è possibile prendere in “prestito” i drive dei Mac e dei Pc con un software apposito.

    MacBook Air

  • Time Capsule: una stazione airport extreme (802.11n) grande 19,7 x 19,7 x 3,6 cm e dal peso di 1,5 Kg con hard drive interno per i backup. Time Capsule elimina due problemi di fondo nell’utilizzo di Time Machine (l’applicazione di Apple per effettuare backup automatici del sistema operativo): utilizzando gli HD esterni, infatti, si aveva il fastidio di avere dispositivi piuttosto rumorosi e ingombranti sulla scrivanie e, inoltre, ogni computer Mac doveva avere il suo HD esterno personale. E’ in vendita da subito e funziona sia sui Mac che sui Pc. Prezzo: € 299 per il modello con hard drive da 500Gb, 499 per quello da 1Tb.

    Time Capsule

Fonti: Mela Blog e Melamorsicata




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