Lo scorso weekend (per la precisione venerdì e sabato) è stato all’insegna dell’informatica: venerdì c’è stata la riunione “programmatica” di OpenInformatix, sabato la cena del TeLUG per l’organizzazione del Linux Day. Devo dire due serate molto piacevoli; ecco 2 foto scattate da Umberto:
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Weekend Informatico
Stasera “girovagavo” per IRC e mi sono imbattuto in una interessante discussione nella quale si parlava della possibilità di comunicare da remoto con un pc connesso alla rete fastweb (con ip condiviso) e, per la prima volta nella mia vita, ho sentito parlare di Hamachi. Incuriosito, ho cercato su Google maggiori informazioni, anche perchè, mi sembrava inverosimile che questo programma fosse davvero in grado di aggirare il NAT di FastWeb così facilmente. E devo dire che mi sono dovuto ricredere!
Vediamo in dettaglio come funziona: con Hamachi è possibile connettere due o più computer, sfruttando una connessione Internet in una VPN (virtual private networking system basato sul protocollo UDP) per una comunicazione diretta e protetta. I suoi nodi utilizzano l’aiuto portato da un terzo nodo chiamato mediation server per localizzare ogni altro nodo e per inizializzare la connessione tra essi. La connessione stessa è diretta e, una volta stabilita, nessun traffico passa attraverso i server Hamachi. Esso è in grado di mediare con successo le connessioni p2p approssimativamente il 97% dei casi: questo include nodi che stanno dietro firewall o a broadband-router (aka NAT device).
Hamachi, inoltre, è sicuro: tuttte le comunicazioni di Hamachi sono criptografate e autenticate tramite gli algoritmi e i protocolli standard utilizzati dal mercato. Nessuno sarà in grado di vedere cosa due nodi Hamachi si stanno dicendo o scambiando; inoltre l’architettura di sicurezza è completamente open, ovvero che esiste la documentazione dettagliata ed è dispobile a chiunque sia interessato a consultarla.
Hamachi è disponibile per Microsoft Windows (con una comoda e intuitiva interfaccia grafica) e per Linux (da linea di comando), ma è in preparazione una versione anche per Mac OS X.
Vediamo ora come usare Hamachi su Linux (visto che su Windows, come detto, c’è l’interfaccia grafica che rende molto più facili ed intuitive le operazioni) per creare un connessione:
anzitutto decomprimete il pacchetto con
$ tar xzvf hamachi-xx.tar.gz
ora installatelo in /usr/bin con il comando:
$ cd hamachi-xx.tar.gz
# make
# tuncfg
ora inizializzate Hamachi:
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Come si dice.. un po’ di (sana) pubblicità non guasta mai :-). OpenInformatix è un’associazione culturale (della quale io sono il presidente) composta da appassionati di informatica, professionisti del settore ed anche da semplici curiosi che vogliono approfondire le proprie conoscenze. Essa è nata nel 2005 nel comune di Mosciano Sant’Angelo ed ha come scopo quello di divulgare ed approfondire la conoscenza e l’utilizzo del computer e di qualsiasi altro strumento informatico.
Nelle sue attività propone un vasto numero di iniziative: in primis, diffondere la conoscenza e l’utilizzo di software open-source come valida alternativa ai programmi più diffusi e più costosi e come valida alternativa anche alla pirateria del software commerciale, piaga sempre più diffusa nel mondo dell’informatica; inoltre si propone di organizzare e/o partecipare attivamente a convegni e conferenze, e di impegnarsi nella realizzazione di documentazione.
In questo primo anno di attività l’associazione ha partecipato attivamente ad eventi del calibro di LinuxBeach 2005 e 2006 presso la sede di San Benedetto del Tronto dell’Università di Camerino, LinuxDay 2005 presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo e OpenDay 2006 ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La collaborazione attiva e gli interventi tenuti dai nostri soci sono stati sempre molto apprezzati dal pubblico e dagli organizzatori degli eventi. Gli interventi, le foto e varie informazioni sugli eventi sopracitati saranno disponibili sul nostro sito il prima possibile.
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VLC (inizialmente battezzato come VideoLAN client) è da molti indicato (giustamente) come il miglior player multimediale disponibile in rete.
Cerchiamo di capire perchè:
- anzitutto VLC permette di riprodurre praticamente tutti i formati audio/video più diffusi (MPEG-1, MPEG-2, MPEG-4, DivX, MP3, OGG e così via) oltre a DVD, VideoCD (VCD) e ad altri protocolli di streaming.
- Il programma supporta tutti i principali codec audio/video (compresi DivX e XVid): non è quindi necessario installare alcunchà© sul vostro personal computer per visualizzare filmati memorizzati in tali formati.
- L’interfaccia di VLC è completamente personalizzabile grazie alla grande varietà di “skin” disponibili.
- Da non trascurare la possibilità di configurare il programma per funzionare come server (supporta sia il protocollo IPv4 che IPv6) in unicast/multicast per l’invio in Rete di contenuti multimediali su connessioni a banda larga.
- VLC è opensource ed è disponibile per molte piattaforme: oltre che per Microsoft Windows, è disponibile per Linux, Mac, *BSD, Microsoft Windows Mobile, BeOS, Solaris.
- Inoltre, su Windows, Linux, e altre piattaforme, VLC fornisce un plugin per Mozilla/Firefox, il quale permette agli utenti di visualizzare alcuni file di Quicktime e Windows Media direttamente nella pagina web senza utillizare i prodotti specifici, rispettivamente della Apple e della Microsoft
- E’ disponibile anche una versione “portabile” di VLC (che ho recensionato in questo articolo).
Per scaricare subito VLC clicka qui!
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Phishing via SMS
Interessante segnalazione di “Punto Informatico” di un tentativo di phishing via SMS: “esso si basa su una tecnica di social enineering, cerca cioè di indurre un utente a fare qualcosa utilizzando un metodo non tecnologico ma “psicologico”. Pur trattandosi di una truffa ai danni degli utenti nordamericani, gli esperti ritengono che sia solo questione di tempo, poco tempo, prima che venga replicata in mezzo mondo.
Il messaggio, diffuso in inglese, dice: “Vi ringraziamo per esservi iscritti a – Dating Service! Da questo momento vi addebiteremo 2 dollari al giorno sul conto del vostro cellulare fino a che non deciderete di cancellare online la vostra iscrizione”. E viene indicato un sito web di riferimento.
Lo “spettro” dell’addebito quotidiano secondo Websense può effettivamente indurre un utente poco accorto a visitare il sito indicato per cancellare il proprio nominativo. Ed è qui scatta la trappola: navigando nel sito l’utente viene portato, suo malgrado, a scaricare il trojan Dumador, eludendo gli allarmi che Internet Explorer possono presentare sui rischi per la sicurezza quando vengono effettuate determinate azioni.
Dumador, una volta insediato in un sistema Windows rende il PC uno zombie controllabile da remoto: questo significa che gli autori del trojan possono non solo accedere alle informazioni conservate sul PC ma anche utilizzarlo per altri scopi, ad esempio per sferrare attacchi contro siti e server in rete.”
Attenzione, quindi, agli SMS “strani” e di dubbia provenienza.
Girovagando per la rete, mi sono imbattuto in un nuovo prodotto della Waitec: si tratta di una agenda elettronica dotata di un comodo display che consente, una volta inserita la SIM card nell’apposito slot, di registrare tutti i contatti della vostra rubrica, nella memoria interna di 16KB e di trasferirli facilmente ad altre SIM. E-ZI Phone Book è in grado di archiviare 500 contatti assicurando la vostra privacy, grazie alla richiesta di una password, prima dello svolgimento di qualsiasi operazione. Sono inoltre presenti funzionalità di backup e restore. Tutto questo al modico prezzo di circa 16 euro con 2 anni di garanzia.
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Ritorno dalle vacanze
Siamo appena tornati da 4 splendidi giorni di vacanza in terra umbra e devo dire che siamo stati veramente bene, sia per quanto riguarda i posti visitati, sia per la cordialità della gente che sotto l’aspetto culinario :-)
Ecco in breve il nostro itinerario:
- Mercoledì 23: arrivo, sistemazione in camera e visita all’adiacente paese di Bevagna
- Giovedì 24: visita al santuario di San Francesco ad Assisi e visita del centro storico di Perugia. In serata cena e relax nel centro storico di Bevagna
- Venerdì 25: mattinata a Foligno, pomeriggio di relax nell’agriturismo, in serata cena e relax nel centro storico di Bevagna
- Sabato 26: cascate delle Marmore e ritorno a casa
Ho messo online un reportage fotografico dell’itinerario che potete gustarvi clickando qui.
Quest’anno trascorrerò le vacanze presso il Poggio Delle Civitelle, vicino Perugia. Questa mattina ho prenotato una camera (doppia, ovviamente, per me e la mia ragazza) dal giorno 23 al 26 (4 giorni, 3 notti). Dal sito sembra veramente una gran bel posto: ci sono 2 piscine, campo da tennis, possibilità di andare a cavallo su percorsi di montagna, mountain bikes, laghetto con possibilità di pescare e soprattutto il TARTUFOOOOOOO, slurp :-P
P.S. anche il sito, quindi, è parzialmente “in vacanza”, ma riprenderò regolarmente a scrivere dal 1° settembre. BUONE VACANZE :-)
Circa una settimana fa ho acquistato al MediaWorld una stampante laser monocromatica economica, precisamente una Samsung ML-1610 con interfaccia USB. Tornato a casa, l’ho provata subito con Windows e, in meno di 2 minuti, avevo già stampato la prima pagina; il discorso è stato un attimo più complesso quando si è trattato di farla funzionare su FreeBSD.. Dopo diverse ore perse a farla funzionare (usando, senza successo, CUPS), questa sera, finalmente, sono riuscito nell’intento e ho deciso di postare qui un breve articolo dove riassumo le operazioni che ho effettuato per evitare che qualcun altro abbia le emicranie che ho avuto io nelle ore perse per farla funzionare :)
Allora, anzitutto installiamo apsfilter dai ports, con i comandi:
# cd /usr/ports/print/apsfilter/
# make install clean
(io ho abilitato le opzioni “A4” , “GS”, “PSUTILS”, “A2PS”, “ACROREAD7”,
“CONVERT” e “HTML2PS”)
ora effettuiamo la configurazione della stampante tramite l’interfaccia testuale di apsfilter:
# cd /usr/local/etc/apsfilter
# ./SETUP
Se tutto è andato a buon fine, riavviate lpd con il comando (attenzione, deve essere presente la riga lpd_enable=”YES” in /etc/rc.conf , altrimenti il demone non parte):
# /etc/rc.d/lpd restart
Ora la vostra stampante dovrebbe già essere funzionante: per stampare, basta il semplicissimo comando:
$ lpr -P nome_stampante nome_file_da_stampare .
Se così non fosse, vi copio i miei file di configurazione (ah, dimenticavo, nell’interfaccia testuale non sono riuscito a selezionare il driver “gdi” delle Samsung, quindi l’ho aggiunto “a mano” nei file di conf a fine configurazione) in modo che possiate raffrontarli con i vostri e cercare di capire dov’è il problema:
cat /etc/printcap
lp|gdi;r=600×600;q=medium;c=gray;p=a4;m=auto:\
:lp=/dev/unlpt0:\
:if=/usr/local/etc/apsfilter/basedir/bin/apsfilter:\
:sd=/var/spool/lpd/ML1610:\
:lf=/var/spool/lpd/ML1610/log:\
:af=/var/spool/lpd/ML1610/acct:\
:mx#0:\
:sh:
cat /usr/local/etc/apsfilter/SETUP.cfg
PRINTER=’gdi’
RESOLUTION=’600×600′
COLOR=’gray’
PAPER=’a4′
METHOD=’auto’
QUALITY=’medium’
INTERFACE=’parallel’
DEVICE=’/dev/unlpt0′
BAUDRATE=”
HANDSHAKE=”
WORDLENGTH=”
PARITY=”
STARTBITS=”
STOPBITS=”
SMB_SERVER=”
SMB_IP=”
SMB_PRINTER=”
SMB_WORKGROUP=”
SMB_USER=”
SMB_PASSWD=”
NCP_SERVER=”
NCP_PRINTER=”
NCP_USER=”
NCP_PASSWD=”
rm=”
rp=”
cat /usr/local/etc/apsfilter/ML1610/apsfilterrc
PRINTER=’gdi’
PAPERSIZE=’a4′
METHOD=’auto’
QUALITY=’medium’
COLOR=’gray’
RESOLUTION=’600×600′
# apsfilter as jukebox
# important if audio playback device is a network print queue
# INTERFACE=’network’
INTERFACE=’parallel’
P.S. non è un errore se nei file di conf vedete come interfaccia “parallel”, pur essendo una stampante USB: apsfilter non fa distinzione tra USB e parallela!
Buona stampa a tutti! :-)