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Set
28

I programmi della settimana: estensioni per Firefox

Questa settimana non parlerò di un vero e proprio programma, ma di estensioni per Mozilla Firefox. Qualcuno si chiederà : “che cosa sono le estensioni e a cosa servono?”. Le estensioni sono piccoli programmi (o plugin) che aggiungono nuove funzionalità  a Firefox.

Ve ne consiglio qualcuna che utilizzo e che effettivamente mi rendono la navigazione più veloce e comoda:

  • Google Toolbar è una estensione ideata da Google che funziona su Windows, Linux e Mac ed ha le seguenti funzionalità : cerca con Google, traduttore di parole, correttore ortografico, indicatore PageRank, evidenziazione dei termini di ricerca e pulsanti trova parole (utilissimi!).
  • FlashGot è un’estensione per Firefox, SeaMonkey, Thunderbird, Netscape e Flock che permette di effettuare sia download singoli che multipli interfacciandosi automaticamente con differenti download manager.
  • Super DragAndGo è una estensione che ho scoperto stasera, secondo me utilissima perchè permette di utilizzare il drag&drop per gestire immagini e collegamenti. Ad esempio, durante la navigazione, per aprire un link o una immagine in un altro tab, basta trascinarlo/a sulla barra ed esso/a viene aperto/a automaticamente!
  • Reveal permette di visualizzare tutte le schede aperte (tab) sotto forma di miniature, in modo da passare agevolmente da una scheda all’altra guardandone il contenuto. Permette anche di fare miniature di tutta la cronologia della sessione per ogni scheda.
    Il funzionamento è simile al programma exposà© di Mac OS X.
  • Google Browser Sync è un’estensione utilissima che consente la sincronizzazione tra diversi computer delle impostazioni del browser, dei bookmarks, della cronologia, dei cookies, delle password salvate e persino delle schede e finestre che avete lasciato aperte durante l’ultima sessione. Una vera comodità  per chi utilizza Firefox su più di un pc. E’ sufficiente installarla sui vari pc, seguire il wizard, scegliere gli elementi che si desiderano tenere sincronizzati ed inserire un PIN per proteggere le informazioni sensibili. In seguito tutte le operazioni di sincronizzazione saranno automatizzate. Ah, dimenticavo, per utilizzare Google Browser Sync è richiesto un account Gmail.
  • Forecastfox permette di essere sempre aggiornati sulle condizioni atmosferiche della propria, o di altre, città  in qualsiasi momento, il tutto attraverso comode raffigurazioni e dati allegati.
  • FoxyTunes permette di controllare qualsiasi tipo di Player Musicale direttamente dal proprio Browser/MailClient. Una ottima estensione che facilita la gestione e la riproduzione dei propri file musicali.

Ovviamente queste sono solo alcune delle migliaia di estensioni disponibili per Firefox. Un attimo sito (in italiano) che le raccoglie tutte o quasi è questo.

Sono molto apprezzate le segnalazioni da parte vostra (sotto forma di commenti a questo articolo) di estensioni utili, inutili e divertenti!

Set
28

Il sito della settimana: eBay

So di essere alquanto banale a segnalare questo sito così famoso, ma magari c’è qualcuno che ancora non lo conosce.. ed è a loro che è rivolto questo articolo..

eBay è stato fondato il 6 settembre 1995 da Pierre Omidyar e non è altro che un mercatino online dovre vendere e/o comprare tutto all’asta. La vera potenza di eBay è di dare la possibilità  a tutti, giovani e non, esperti o meno, di vendere ed acquistare qualsiasi oggetto (purchà© consentito dai regolamenti) dando opportunità  molto ampie di incontro tra domanda ed offerta, con i quasi 150 milioni di utenti iscritti che ogni giorno animano la “community” con le loro transazioni. La missione dell’azienda è infatti quella “di fornire una piattaforma per gli scambi commerciali in cui tutti possano acquistare o vendere praticamente qualsiasi cosa in tutto il mondo”.

Le compravendite, effettuabili solo tra venditori e compratori registrati al sito, avvengono attraverso delle aste on line ma anche attraverso la vendita di oggetti a prezzo fisso (sistema “compralo subito”) al termine o allo scadere delle quali venditori e compratori si incontrano virtualmente, fino a raggiungere un accordo finale sul metodo di pagamento.

Come dichiarato da eBay queste transazioni si fondano sulla fiducia tra le parti ed è proprio in quest’ottica che è stato creato il sistema dei “feedback” che consente di creare una vera e propria reputazione dei diversi utenti. Al termine di ogni transazione, infatti, l’acquirente e il venditore si scambiano reciprocamente un giudizio sulla compravendita. I commenti di feedback, costituiti da valutazioni, positive, negative o neutre e da una breve nota di commento, definiscono il profilo individuale di ciascun utente che rimane visibile e consultabile.

Ogni oggetto inserito (che può essere nuovo, usato o anche ricondizionato) nel sito, però, comporta un costo di inserzione e, nell’eventualità  che il medesimo venga venduto, bisogna corrispondere anche una commissione sul valore finale.

Viene anche data la possibilità  agli inserzionisti di aprire un vero e proprio negozio on-line, attraverso il quale mantenere per più tempo, i propri oggetti in mostra. Attraverso il pagamento di un costo mensile, il venditore decide di sviluppare una propria tipologia di negozio aperto su internet.

Allora, siete pronti ad assaporare questo nuovo modo di fare shopping?! Se sì, clickate qui!

Set
26

IE più sicuro di Firefox?! Il potere di rigirare le cose..

Symantec, l’azienda specializzata in sicurezza, ha lanciato un duro attacco contro il browser opensource Firefox. L’Internet Security Threat Report di Symantec riporta che il numero di vulnerabilità  di Mozilla confermate dal produttore nel corso della prima metà  del 2005, ovvero 25, è stato il più elevato tra quelli dei browser analizzati. Diciotto di questi difetti sono stati classificati come molto gravi.

Internet Explorer invece ha registrato solo 13 vulnerabilità  riconosciute dal produttore, di cui otto di elevata gravità .

I dati esposti da Symantec presentano, però, qualche neo: il primo è che sono stati riportati solo i difetti confermati dai rispettivi fornitori. Microsoft potrebbe non averlo fatto, e c’è anche un arretrato di circa 19 problemi che Microsoft deve risolvere contro i soli tre di Firefox.

Mi sorge spontanea giusto una domanda: “che senso ha contare solo le “vulnerabilità  riconosciute dal produttore””?! Forse l’unico senso è quello di far sembrare Internet Explorer migliore di Firefox?!
Devo dire che tutto questo, qualcosa di positivo ce l’ha: se Microsoft fa di tutto per denigrare Firefox, Linux e tutti i programmi sviluppati dalla comunità  opensource, vuol dire che quest’ultima comincia veramente ad insidiare da vicino il suo dominio..

Set
24

Paolo Bettini campione del mondo di ciclismo!

Un’emozione (sportiva) così non la ricordavo da luglio scorso (vittoria dell’Italia ai mondiali).. una volata di altri tempi, un’atto di forza di un italiano con una grandissima voglia di vincere che all’arrivo è riuscito mettere la ruota davanti a Zabel per alcuni centimetri.

Grazie PAOLO, dopo la vittoria olimpica del 2004, questo meritatissimo CAMPIONATO DEL MONDO 2006!

Set
23

Il programma della settimana: OpenOffice.org

Questa settimana parlerò di una suite di programmi per ufficio opensource che non ha niente da invidiare alla più famosa (o meglio famigerate) suite commerciale di casa Microsoft.OpenOffice.org (il suffisso .org è stato inserito a causa di una disputa sul Marchio è una suite di software libero e può essere classificato come software di produttività  personale. àˆ basato sul codice della versione 5.2 di StarOffice, che dopo l’acquisizione da parte di Sun Microsystems è stato rilasciato con licenza libera. L’abbreviazione “ufficiale” è OOo.

Il progetto ha come obiettivi quelli di fornire a tutti gli utenti un ottimo prodotto libero che possa competere con i prodotti commerciali attualmente dominanti in questo settore. Ha la caratteristica di essere compatibile con i formati di file di Microsoft Office, ma dispone anche di formati nativi basati su XML che, grazie all’utilizzo di un algoritmo di compressione (si tratta dell’LZW, lo stesso dei file “ZIP”), hanno dimensioni notevolmente ridotte rispetto alla concorrenza.

Sono supportate ufficialmente versioni per GNU/Linux, Microsoft Windows, Solaris e Mac OS X (la versione attuale su Mac OS richiede l’uso di X11), ma è possibile installarlo anche su altri sistemi operativi.

àˆ disponibile in 44 versioni linguistiche ufficiali, a cui si aggiungono progetti di localizzazione “regionali” come la traduzione in lingua zulu sponsorizzata dal governo sudafricano.

L’ultima versione rilasciata è la 2.0.3 (pubblicata il 30 giugno 2006) che include:

  • Writer ((word processor e editor HTML WYSIWYG)
  • Calc (foglio di calcolo)
  • Draw (programma di grafica vettoriale)
  • Impress (programma per creare presentazioni)
  • Math (editor di formule matematiche)
  • Base (database)
  • Registrazione di Macro
  • Esportazione ed importazione nei formati PDF, Macromedia Flash, DocBook XML, Microsoft Office, SVG.

Nelle versioni precedenti è possibile configurare OpenOffice.org per collegarsi con database come postgreSQL, mySQL, … avendo in questo modo a disposizione le prestazioni e le potenzialità  di un vero database.

Dalla versione 2.0 c’è a disposizione una gestione diretta di una base di dati e un’interfaccia utente più versatile simile a quella utilizzata da Microsoft Office.

OpenOffice.org è tranquillamente scaricabile dal sito ufficiale raggiungibile clickando qui.

Set
18

Grave vulnerabilità  del plugin flash di Adobe: FreeBSD howto

Qualche giorno fa è stata scoperta una grave vulnerabilità  del plugin flash di Adobe delle versioni precedenti alla 7.0r68 (e precedenti alla 8.0.33.0 per quanto riguarda la versione 8.x), che permette l’esecuzione di codice maligno ad un attaccante malintenzionato.

Attualmente, il port /usr/ports/www/linux-flashplugin7/ di FreeBSD, è marcato come IGNORE quindi, se date provate ad aggiornare i ports con portupgrade, avrete come output qualcosa del genere:

** Port marked as IGNORE: www/linux-flashplugin7:
is forbidden: Arbitrary code execution vulnerabilities: http://vuxml.FreeBSD.org/7c75d48c-429b-11db-afae-000c6ec775d9.html

Io ho bypassato il problema, in modo da non essere vulnerabile da subito (senza aspettare l’aggiornamento del port): ho scaricato la versione aggiornata del flash plugin da qui, ho decompresso l’archivio con:

# tar xzvf install_flash_player_7_linux.tar.gz
# cd install_flash_player_7_linux

e spostato i 2 files del plugin nella directory appropriata..

# mv flashplayer.xpt /usr/X11R6/lib/browser_plugins/
# mv libflashplayer.so /usr/X11R6/lib/browser_plugins

Bene, ora, dando un about:plugin sul browser, ho come output..

File name: libflashplayer.so
Shockwave Flash 7.0 r68

.. il che vuol dire che non sono vulnerabile :-) Ovviamente la procedura di sopra, vale anche per gli utenti Linux, con la differenza che, la directory nella quale spostare i 2 files del plugin, sarà  probabilmente diversa rispetto a FreeBSD.

UPDATE DEL 22/09/2006

Se avete eseguito correttamente tutti i passi di cui sopra vi sarete accorti che, al primo sito che avesse una qualche animazione flash che avete navigato, Firefox si è improvvisamente chiuso!
Ecco come risolvere il problema:

# cd /usr/src
# fetch http://people.FreeBSD.org/~nork/rtld_dlsym_hack.diff
# patch < rtld_dlsym_hack.diff
# cd libexec/rtld-elf/
# make clean
# make obj
# make depend
# make && make install

Buona navigazione :-)

UPDATE DEL 24/09/2006

E’ ora disponibile il port aggiornato del plugin flash, quindi è possibile aggiornare direttamente dal port, senza eseguire la procedura indicata sopra.

Set
17

Come creare un cache DNS con BIND (in chroot) su FreeBSD

FreeBSD utilizza, di default, una versione di BIND (Berkeley Internet Name Domain), che è la più completa implementazione del protocollo DNS. DNS è il protocollo attraverso il quale nomi sono mappati ad indirizzi IP, e viceversa. Per esempio, una query per www.FreeBSD.org riceverà  una replica con l’indirizzo IP del web server del The FreeBSD Project, mentre una query per ftp.FreeBSD.org ritornerà  l’indirizzo IP della corrispondente macchina FTP. Allo stesso modo, può avvenire l’opposto. Una query per un indirizzo IP può risolvere il suo nome host. Non è necessario avere in esecuzione un name server per fare DNS lookups su un sistema.

DNS è coordinato su Internet attraverso un sistema alquanto complesso di name server autoritativi, ed altri name server di più piccola scala che ospitano e gestiscono cache di informazioni individuali sui domini.

Attualmente vengono usati due tipi di name server: un name server autoritativo, ed un name server cache.

Un name server autoritativo è necessario quando:

  • uno vuole servire informazioni DNS a tutto il mondo, rispondendo in maniera autoritativa alle query.
  • un dominio, tipo example.org, è registrato e gli indirizzi IP devono essere assegnati ad hostname sotto questo.
  • un blocco di indirizzi IP richiede entry di DNS inverso (da IP ad hostname).
  • un name server di backup, chiamato uno slave, deve rispondere alle query quando il primario è giù o inaccessibile.

Un name server cache è necessario quando:

  • un server locale DNS può tenere in cache e rispondere più velocemente rispetto ad effettuare query ad un name server all’esterno.
  • una riduzione nel traffico complessivo di rete è desiderato (è stato calcolato che il traffico DNS conta più del 5% sul traffico totale di Internet).

Quando uno fa una query per risolvere www.FreeBSD.org, il risolutore di solito fa una query al name server dell’ISP a cui si è connessi, ed ottiene una risposta. Con un server DNS locale, che fa cache, la query deve essere effettuata una volta sola dal server DNS che fa cache. Ogni query aggiuntiva non dovrà  cercare all’esterno della rete locale, dato che l’informazione è tenuta in cache localmente.

Vediamo ora come agire per ottenere un name server cache che gira in chroot.

Continua la lettura di ‘Come creare un cache DNS con BIND (in chroot) su FreeBSD’

Set
14

Il sito della settimana: Netsons

Chiunque si sia cimentato a fare un sito (specie se dinamico) senza voler pagare un hosting avrà  avuto il bisogno di trovare una risorsa gratuita che offrisse spazio web, php e mysql (per lo meno). Fino a qualche tempo fa non c’era nessun sito (o quasi) che offrisse tali servizi senza banner, pubblicità  e quant’altro. Da qualche tempo c’è la soluzione: si chiama Netsons! No, io non ci guadagno nulla a pubblicizzarli (e credo neanche loro, visto che il tutto è completamente GRATUITO!), è solo un piccolo ringraziamento per i mesi in cui hanno ospitato questo sito prima che lo spostassi su un housing.

Sul sito essi si definiscono così: “Netsons è una Comunità  libera e aperta, nata per per dare accesso a servizi che noi crediamo debbano essere liberi ed accessibili a tutti.
Il nostro intento è far capire che l’accesso a servizi virtuali, come e-mail, spazio web o database, è al momento un diritto e necessità  di tutti; inoltre siamo convinti che tali servizi debbano essere liberi e facilmente accessibili.
E’ inutile entrare ora nei dettagli… tutti sanno che noi siamo una delle poche comunità  online che offrono liberamente questo genere di servizi senza alcuna discriminazione.”

Vediamo in dettaglio cosa offrono:

  • 100 megabyte di spazio web
  • PHP 4 e 5
  • MySQL
  • dominio del tipo http://username.netsons.org
  • casella email
  • accesso ftp
  • accesso pop
  • accesso smtp
  • nessun limite di traffico generato

Direi dei servizi che non hanno niente da invidiare agli housing commerciali! Se volete entrare a far parte della community Netsons clickate qui!

Set
11

11 settembre: per non dimenticare..

L’11 settembre è una ferita quantomai aperta, la gente chiede a gran voce giustizia per le 2896 vittime e vuole la verità : cosa è VERAMENTE accaduto l’11 settembre di 5 anni fa?!

No, non sono tra quelli che credono all’attacco terrostico, non credo che una torre costruita con l’anima formata da una rete fittissima di acciaio speciale possa cadere in caduta libera (come le distruzioni controllate), non credo che tutti quelli che hanno sentito ripetute esplosioni provenienti dalle torri siano tutti pazzi (pompieri compresi), non credo che il Boing 737 schiantatosi contro il pentagono possa aver fatto un buco grande solo 9 metri…

“Non è possibile che gli americani abbiano fatto questo a se stessi”. Lo abbiamo pensato tutti, almeno una volta, dopo gli attentati a Torri e Pentagono.

Ed in realtà  restiamo ancora di quell’opinione: non è possibile. Ma qui non stiano parlando degli americani come popolo, stiamo parlando di un ristretto gruppo di persone molto particolari, che si ritrovano in America come in Russia, in Congo come in Cina, e che stanno ai massimi livelli del potere mondiale. E costoro sembrano vedere il mondo, da quel particolarissimo punto di vista, in maniera completamente diversa da come lo vediamo noi comuni mortali.

Per loro, infatti, dieci o centomila morti non fanno una gran differenza, di fronte ai progetti di continua “ristrutturazione geopolitica” che per qualche motivo sembrano sentirsi perennemente in diritto, se non addirittura in dovere, di portare a termine.

No, neanche io ci potevo credere.. poi mi sono documentato, con filmati, testimonianze e quant’altro raccolte girovagando su internet e mi sono venuti dei forti, fortissimi dubbi che quello che ci volevano e vogliono far credere gli americani con la loro versione ufficiale, non è poi così privo di dubbi e incongruenze.

Che voi ci crediate o no, vi consiglio di dare un’occhiata a questo sito, non per convincervi che sia come dico io, ma per lo meno per aprire gli occhi e vedere la realtà  da diversi punti di vista.

Chiacchiere a parte, onore ai caduti dell’11 settembre 2001. :-(




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