Torna la rubrica “Perle di saggezza”, pensieri su cui riflettere:
- Se non sei contento della tua vita, probabilmente, è perchè la Vita stessa non è contenta di te.
Se non sei in sintonia con lei, non puoi certo pretendere che essa sia in sintonia con te.
Quindi, sbagli a lamentarti: ascolta piuttosto cosa ha da sussurrarti nel silenzio.
Fai tacere la tua mente e cerca di udire la sua melodia.
E allora, forse, non andando più controcorrente, il tuo cuore avrà un nuovo respiro e battito d’amore. (Praj) - Se, con l’invecchiamento e il distacco da qualsiasi seduzione, si realizza un buon stato di Consapevolezza, si può cominciare a staccare gli ancoraggi che ci tengono legati al corpo. Pur rispettandolo e non rinnegandolo, si smette di considerarlo la nostra identità , anche se si sa che è il tempio in cui abbiamo vissuto e tuttora viviamo. Sebbene si è fatti per vivere una vita probabilmente lunga, si sa di essere più prossimi alla fine del viaggio rispetto a qualche anno prima. Quindi si è in grado di cogliere le bellezza del tempo che scorre. Si può sentire meglio ogni istante di vita come un regalo meraviglioso.
Consapevoli di disporre di un tempo a scadenza, come i malati terminali, non ci si dispone più a grandi progetti: ci si accontenta di quello che si ha, non di quello che si potrebbe avere; di quello che si è, non di quello che potrebbe essere. Si lascia che le speranze si dissolvano, sfumino, e quando cessano le speranze, sparisce anche la paura.
Si smette di attaccarsi all’effimero. Tutto è un dono ricevuto: le piccole gratificazioni, la tenerezza che ci scalda il cuore come un balsamo, gli scambi gentili con gli esseri umani, la capacità di essere di conforto agli altri, i delicati segnali dei sensi…
Perciò, se si invecchia bene, non significa decadere mentalmente nà© diventare decrepiti. Soprattutto se ci si è preoccupati di mantenere in salute il nostro corpo. Meglio ancora se ci è dedicati a fare ogni giorno un pò di esercizio fisico, a contemplare o meditare sul senso della vita.
Naturalmente, se non si è colpiti da gravi malattie o da gravi tragedie familiari. Situazioni che, comunque, si affronteranno meglio, se saremo presenti ad esse con una certa saggezza conquistata negli anni. Se si ha imparato cose nuove sviluppando una tranquilla umiltà di fronte all’impermanenza, si manterrà fino alla fine una buona lucidità mentale.
Forse si è anche più creativi, perchà© ora non si cerca di creare per una qualche forma di successo esteriore ma solo per il piacere di farlo, di esprimerci.
Anche il naturale declino delle pulsioni sessuali, se vissuto con maturità e consapevolezza, può trasformare l’invecchiamento in una splendida fase della nostra vita. Inoltre, possiamo essere liberi da tante illusioni, ambizioni, attaccamenti insensati, angosce; liberi dal bisogno di approvazione e riconoscimento. Liberi di rilassarci a fondo. Si è serenamente in grado di accettare le critiche e le offese, di mettere a tacere la mente petulante, di aprirci ancora in molte le direzioni, di aiutare gli altri a liberarsi dalla sofferenza e, in particolar modo, di indicare ai giovani il cammino per un possibile risveglio della Consapevolezza. (Praj)
Fonte: Risveglio interiore