Archivio per la categoria 'Informatica' pagina 27 di 29



Set
28

Il sito della settimana: eBay

So di essere alquanto banale a segnalare questo sito così famoso, ma magari c’è qualcuno che ancora non lo conosce.. ed è a loro che è rivolto questo articolo..

eBay è stato fondato il 6 settembre 1995 da Pierre Omidyar e non è altro che un mercatino online dovre vendere e/o comprare tutto all’asta. La vera potenza di eBay è di dare la possibilità  a tutti, giovani e non, esperti o meno, di vendere ed acquistare qualsiasi oggetto (purchà© consentito dai regolamenti) dando opportunità  molto ampie di incontro tra domanda ed offerta, con i quasi 150 milioni di utenti iscritti che ogni giorno animano la “community” con le loro transazioni. La missione dell’azienda è infatti quella “di fornire una piattaforma per gli scambi commerciali in cui tutti possano acquistare o vendere praticamente qualsiasi cosa in tutto il mondo”.

Le compravendite, effettuabili solo tra venditori e compratori registrati al sito, avvengono attraverso delle aste on line ma anche attraverso la vendita di oggetti a prezzo fisso (sistema “compralo subito”) al termine o allo scadere delle quali venditori e compratori si incontrano virtualmente, fino a raggiungere un accordo finale sul metodo di pagamento.

Come dichiarato da eBay queste transazioni si fondano sulla fiducia tra le parti ed è proprio in quest’ottica che è stato creato il sistema dei “feedback” che consente di creare una vera e propria reputazione dei diversi utenti. Al termine di ogni transazione, infatti, l’acquirente e il venditore si scambiano reciprocamente un giudizio sulla compravendita. I commenti di feedback, costituiti da valutazioni, positive, negative o neutre e da una breve nota di commento, definiscono il profilo individuale di ciascun utente che rimane visibile e consultabile.

Ogni oggetto inserito (che può essere nuovo, usato o anche ricondizionato) nel sito, però, comporta un costo di inserzione e, nell’eventualità  che il medesimo venga venduto, bisogna corrispondere anche una commissione sul valore finale.

Viene anche data la possibilità  agli inserzionisti di aprire un vero e proprio negozio on-line, attraverso il quale mantenere per più tempo, i propri oggetti in mostra. Attraverso il pagamento di un costo mensile, il venditore decide di sviluppare una propria tipologia di negozio aperto su internet.

Allora, siete pronti ad assaporare questo nuovo modo di fare shopping?! Se sì, clickate qui!

Set
26

IE più sicuro di Firefox?! Il potere di rigirare le cose..

Symantec, l’azienda specializzata in sicurezza, ha lanciato un duro attacco contro il browser opensource Firefox. L’Internet Security Threat Report di Symantec riporta che il numero di vulnerabilità  di Mozilla confermate dal produttore nel corso della prima metà  del 2005, ovvero 25, è stato il più elevato tra quelli dei browser analizzati. Diciotto di questi difetti sono stati classificati come molto gravi.

Internet Explorer invece ha registrato solo 13 vulnerabilità  riconosciute dal produttore, di cui otto di elevata gravità .

I dati esposti da Symantec presentano, però, qualche neo: il primo è che sono stati riportati solo i difetti confermati dai rispettivi fornitori. Microsoft potrebbe non averlo fatto, e c’è anche un arretrato di circa 19 problemi che Microsoft deve risolvere contro i soli tre di Firefox.

Mi sorge spontanea giusto una domanda: “che senso ha contare solo le “vulnerabilità  riconosciute dal produttore””?! Forse l’unico senso è quello di far sembrare Internet Explorer migliore di Firefox?!
Devo dire che tutto questo, qualcosa di positivo ce l’ha: se Microsoft fa di tutto per denigrare Firefox, Linux e tutti i programmi sviluppati dalla comunità  opensource, vuol dire che quest’ultima comincia veramente ad insidiare da vicino il suo dominio..

Set
23

Il programma della settimana: OpenOffice.org

Questa settimana parlerò di una suite di programmi per ufficio opensource che non ha niente da invidiare alla più famosa (o meglio famigerate) suite commerciale di casa Microsoft.OpenOffice.org (il suffisso .org è stato inserito a causa di una disputa sul Marchio è una suite di software libero e può essere classificato come software di produttività  personale. àˆ basato sul codice della versione 5.2 di StarOffice, che dopo l’acquisizione da parte di Sun Microsystems è stato rilasciato con licenza libera. L’abbreviazione “ufficiale” è OOo.

Il progetto ha come obiettivi quelli di fornire a tutti gli utenti un ottimo prodotto libero che possa competere con i prodotti commerciali attualmente dominanti in questo settore. Ha la caratteristica di essere compatibile con i formati di file di Microsoft Office, ma dispone anche di formati nativi basati su XML che, grazie all’utilizzo di un algoritmo di compressione (si tratta dell’LZW, lo stesso dei file “ZIP”), hanno dimensioni notevolmente ridotte rispetto alla concorrenza.

Sono supportate ufficialmente versioni per GNU/Linux, Microsoft Windows, Solaris e Mac OS X (la versione attuale su Mac OS richiede l’uso di X11), ma è possibile installarlo anche su altri sistemi operativi.

àˆ disponibile in 44 versioni linguistiche ufficiali, a cui si aggiungono progetti di localizzazione “regionali” come la traduzione in lingua zulu sponsorizzata dal governo sudafricano.

L’ultima versione rilasciata è la 2.0.3 (pubblicata il 30 giugno 2006) che include:

  • Writer ((word processor e editor HTML WYSIWYG)
  • Calc (foglio di calcolo)
  • Draw (programma di grafica vettoriale)
  • Impress (programma per creare presentazioni)
  • Math (editor di formule matematiche)
  • Base (database)
  • Registrazione di Macro
  • Esportazione ed importazione nei formati PDF, Macromedia Flash, DocBook XML, Microsoft Office, SVG.

Nelle versioni precedenti è possibile configurare OpenOffice.org per collegarsi con database come postgreSQL, mySQL, … avendo in questo modo a disposizione le prestazioni e le potenzialità  di un vero database.

Dalla versione 2.0 c’è a disposizione una gestione diretta di una base di dati e un’interfaccia utente più versatile simile a quella utilizzata da Microsoft Office.

OpenOffice.org è tranquillamente scaricabile dal sito ufficiale raggiungibile clickando qui.

Set
18

Grave vulnerabilità  del plugin flash di Adobe: FreeBSD howto

Qualche giorno fa è stata scoperta una grave vulnerabilità  del plugin flash di Adobe delle versioni precedenti alla 7.0r68 (e precedenti alla 8.0.33.0 per quanto riguarda la versione 8.x), che permette l’esecuzione di codice maligno ad un attaccante malintenzionato.

Attualmente, il port /usr/ports/www/linux-flashplugin7/ di FreeBSD, è marcato come IGNORE quindi, se date provate ad aggiornare i ports con portupgrade, avrete come output qualcosa del genere:

** Port marked as IGNORE: www/linux-flashplugin7:
is forbidden: Arbitrary code execution vulnerabilities: http://vuxml.FreeBSD.org/7c75d48c-429b-11db-afae-000c6ec775d9.html

Io ho bypassato il problema, in modo da non essere vulnerabile da subito (senza aspettare l’aggiornamento del port): ho scaricato la versione aggiornata del flash plugin da qui, ho decompresso l’archivio con:

# tar xzvf install_flash_player_7_linux.tar.gz
# cd install_flash_player_7_linux

e spostato i 2 files del plugin nella directory appropriata..

# mv flashplayer.xpt /usr/X11R6/lib/browser_plugins/
# mv libflashplayer.so /usr/X11R6/lib/browser_plugins

Bene, ora, dando un about:plugin sul browser, ho come output..

File name: libflashplayer.so
Shockwave Flash 7.0 r68

.. il che vuol dire che non sono vulnerabile :-) Ovviamente la procedura di sopra, vale anche per gli utenti Linux, con la differenza che, la directory nella quale spostare i 2 files del plugin, sarà  probabilmente diversa rispetto a FreeBSD.

UPDATE DEL 22/09/2006

Se avete eseguito correttamente tutti i passi di cui sopra vi sarete accorti che, al primo sito che avesse una qualche animazione flash che avete navigato, Firefox si è improvvisamente chiuso!
Ecco come risolvere il problema:

# cd /usr/src
# fetch http://people.FreeBSD.org/~nork/rtld_dlsym_hack.diff
# patch < rtld_dlsym_hack.diff
# cd libexec/rtld-elf/
# make clean
# make obj
# make depend
# make && make install

Buona navigazione :-)

UPDATE DEL 24/09/2006

E’ ora disponibile il port aggiornato del plugin flash, quindi è possibile aggiornare direttamente dal port, senza eseguire la procedura indicata sopra.

Set
17

Come creare un cache DNS con BIND (in chroot) su FreeBSD

FreeBSD utilizza, di default, una versione di BIND (Berkeley Internet Name Domain), che è la più completa implementazione del protocollo DNS. DNS è il protocollo attraverso il quale nomi sono mappati ad indirizzi IP, e viceversa. Per esempio, una query per www.FreeBSD.org riceverà  una replica con l’indirizzo IP del web server del The FreeBSD Project, mentre una query per ftp.FreeBSD.org ritornerà  l’indirizzo IP della corrispondente macchina FTP. Allo stesso modo, può avvenire l’opposto. Una query per un indirizzo IP può risolvere il suo nome host. Non è necessario avere in esecuzione un name server per fare DNS lookups su un sistema.

DNS è coordinato su Internet attraverso un sistema alquanto complesso di name server autoritativi, ed altri name server di più piccola scala che ospitano e gestiscono cache di informazioni individuali sui domini.

Attualmente vengono usati due tipi di name server: un name server autoritativo, ed un name server cache.

Un name server autoritativo è necessario quando:

  • uno vuole servire informazioni DNS a tutto il mondo, rispondendo in maniera autoritativa alle query.
  • un dominio, tipo example.org, è registrato e gli indirizzi IP devono essere assegnati ad hostname sotto questo.
  • un blocco di indirizzi IP richiede entry di DNS inverso (da IP ad hostname).
  • un name server di backup, chiamato uno slave, deve rispondere alle query quando il primario è giù o inaccessibile.

Un name server cache è necessario quando:

  • un server locale DNS può tenere in cache e rispondere più velocemente rispetto ad effettuare query ad un name server all’esterno.
  • una riduzione nel traffico complessivo di rete è desiderato (è stato calcolato che il traffico DNS conta più del 5% sul traffico totale di Internet).

Quando uno fa una query per risolvere www.FreeBSD.org, il risolutore di solito fa una query al name server dell’ISP a cui si è connessi, ed ottiene una risposta. Con un server DNS locale, che fa cache, la query deve essere effettuata una volta sola dal server DNS che fa cache. Ogni query aggiuntiva non dovrà  cercare all’esterno della rete locale, dato che l’informazione è tenuta in cache localmente.

Vediamo ora come agire per ottenere un name server cache che gira in chroot.

Continua la lettura di ‘Come creare un cache DNS con BIND (in chroot) su FreeBSD’

Set
14

Il sito della settimana: Netsons

Chiunque si sia cimentato a fare un sito (specie se dinamico) senza voler pagare un hosting avrà  avuto il bisogno di trovare una risorsa gratuita che offrisse spazio web, php e mysql (per lo meno). Fino a qualche tempo fa non c’era nessun sito (o quasi) che offrisse tali servizi senza banner, pubblicità  e quant’altro. Da qualche tempo c’è la soluzione: si chiama Netsons! No, io non ci guadagno nulla a pubblicizzarli (e credo neanche loro, visto che il tutto è completamente GRATUITO!), è solo un piccolo ringraziamento per i mesi in cui hanno ospitato questo sito prima che lo spostassi su un housing.

Sul sito essi si definiscono così: “Netsons è una Comunità  libera e aperta, nata per per dare accesso a servizi che noi crediamo debbano essere liberi ed accessibili a tutti.
Il nostro intento è far capire che l’accesso a servizi virtuali, come e-mail, spazio web o database, è al momento un diritto e necessità  di tutti; inoltre siamo convinti che tali servizi debbano essere liberi e facilmente accessibili.
E’ inutile entrare ora nei dettagli… tutti sanno che noi siamo una delle poche comunità  online che offrono liberamente questo genere di servizi senza alcuna discriminazione.”

Vediamo in dettaglio cosa offrono:

  • 100 megabyte di spazio web
  • PHP 4 e 5
  • MySQL
  • dominio del tipo http://username.netsons.org
  • casella email
  • accesso ftp
  • accesso pop
  • accesso smtp
  • nessun limite di traffico generato

Direi dei servizi che non hanno niente da invidiare agli housing commerciali! Se volete entrare a far parte della community Netsons clickate qui!

Set
11

Weekend Informatico

Lo scorso weekend (per la precisione venerdì e sabato) è stato all’insegna dell’informatica: venerdì c’è stata la riunione “programmatica” di OpenInformatix, sabato la cena del TeLUG per l’organizzazione del Linux Day. Devo dire due serate molto piacevoli; ecco 2 foto scattate da Umberto:

Continua la lettura di ‘Weekend Informatico’

Set
05

Il programma della settimana: Hamachi

Stasera “girovagavo” per IRC e mi sono imbattuto in una interessante discussione nella quale si parlava della possibilità  di comunicare da remoto con un pc connesso alla rete fastweb (con ip condiviso) e, per la prima volta nella mia vita, ho sentito parlare di Hamachi. Incuriosito, ho cercato su Google maggiori informazioni, anche perchè, mi sembrava inverosimile che questo programma fosse davvero in grado di aggirare il NAT di FastWeb così facilmente. E devo dire che mi sono dovuto ricredere!

Vediamo in dettaglio come funziona: con Hamachi è possibile connettere due o più computer, sfruttando una connessione Internet in una VPN (virtual private networking system basato sul protocollo UDP) per una comunicazione diretta e protetta. I suoi nodi utilizzano l’aiuto portato da un terzo nodo chiamato mediation server per localizzare ogni altro nodo e per inizializzare la connessione tra essi. La connessione stessa è diretta e, una volta stabilita, nessun traffico passa attraverso i server Hamachi. Esso è in grado di mediare con successo le connessioni p2p approssimativamente il 97% dei casi: questo include nodi che stanno dietro firewall o a broadband-router (aka NAT device).

Hamachi, inoltre, è sicuro: tuttte le comunicazioni di Hamachi sono criptografate e autenticate tramite gli algoritmi e i protocolli standard utilizzati dal mercato. Nessuno sarà  in grado di vedere cosa due nodi Hamachi si stanno dicendo o scambiando; inoltre l’architettura di sicurezza è completamente open, ovvero che esiste la documentazione dettagliata ed è dispobile a chiunque sia interessato a consultarla.

Hamachi è disponibile per Microsoft Windows (con una comoda e intuitiva interfaccia grafica) e per Linux (da linea di comando), ma è in preparazione una versione anche per Mac OS X.

Vediamo ora come usare Hamachi su Linux (visto che su Windows, come detto, c’è l’interfaccia grafica che rende molto più facili ed intuitive le operazioni) per creare un connessione:

anzitutto decomprimete il pacchetto con

$ tar xzvf hamachi-xx.tar.gz

ora installatelo in /usr/bin con il comando:

$ cd hamachi-xx.tar.gz
# make
# tuncfg

ora inizializzate Hamachi:

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Set
04

Il sito della settimana: OpenInformatix

Come si dice.. un po’ di (sana) pubblicità  non guasta mai :-). OpenInformatix è un’associazione culturale (della quale io sono il presidente) composta da appassionati di informatica, professionisti del settore ed anche da semplici curiosi che vogliono approfondire le proprie conoscenze. Essa è nata nel 2005 nel comune di Mosciano Sant’Angelo ed ha come scopo quello di divulgare ed approfondire la conoscenza e l’utilizzo del computer e di qualsiasi altro strumento informatico.

Nelle sue attività  propone un vasto numero di iniziative: in primis, diffondere la conoscenza e l’utilizzo di software open-source come valida alternativa ai programmi più diffusi e più costosi e come valida alternativa anche alla pirateria del software commerciale, piaga sempre più diffusa nel mondo dell’informatica; inoltre si propone di organizzare e/o partecipare attivamente a convegni e conferenze, e di impegnarsi nella realizzazione di documentazione.
In questo primo anno di attività  l’associazione ha partecipato attivamente ad eventi del calibro di LinuxBeach 2005 e 2006 presso la sede di San Benedetto del Tronto dell’Università  di Camerino, LinuxDay 2005 presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo e OpenDay 2006 ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. La collaborazione attiva e gli interventi tenuti dai nostri soci sono stati sempre molto apprezzati dal pubblico e dagli organizzatori degli eventi. Gli interventi, le foto e varie informazioni sugli eventi sopracitati saranno disponibili sul nostro sito il prima possibile.

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