E’ una notizia dell’ultima ora: il Governo ha finalmente rotto gli indugi ed ha scelto la via del decreto d’urgenza per abolire i costi di ricarica dei telefonini: quindi niente più costi aggiuntivi (i famosi 2 euro buttati, ogni 10 euro di ricarica) e il credito telefonico non potrà più “scadere” (cioè andare perduto se non si consuma entro una certa data).
Un grande merito va senz’altro al giovane studente universitario Andrea D’Ambra che ha raccolto quasi un milione di firme nella propria petizione online per l’abolizione dei costi di ricarica, riaccendendo l’attenzione dei media, della gente e dei politici, fino ad arrivare all’Unione Europea.
Il ministro Bersani, grazie proprio al polverone alzato dalla petizione online, aveva preso la questione a cuore dichiarando: “I gestori devono far pagare le ricariche telefoniche per quello che costano. Le Autorità stanno valutando e verificando se hanno la possibilità di correggere questo meccanismo, altrimenti proporremo al Parlamento una norma, all’interno del prossimo pacchetto sulle liberalizzazioni, che superi quella che è una tassa ridistributiva a rovescio che colpisce soprattutto i giovani. Fosse per me un provvedimento del genere lo farei ieri, ma tali misure vanno vagliate dal Parlamento”.
Dopo una finanziaria di grandissimo impatto, finalmente una bella notizia per noi consumatori!
UPDATE DEL 27/01/2007
Molti di voi si staranno chiedendo: “ma quando non dovrò più pagare i costi di ricarica aboliti dal decreto legge citato sopra?“.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza: i gestori di telefonia mobile hanno 30 giorni di tempo per adeguare i costi delle ricariche alle nuove disposizioni, che decorrono dalla pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale (che dovrebbe avvenire la prossima settimana); quindi, facendo un rapido calcolo, entro 1 mese e mezzo dovremmo essere liberi di acquistare le ricariche telefoniche senza pagare i costi di ricarica.
Oltre all’abolizione dei costi di ricarica, il decreto ha stabilito che si potrà cambiare gestore telefonico, televisivo o ADSL senza attendere un anno come avviene oggi; inoltre gli operatori non potranno imporre un obbligo di preavviso superiore a 30 giorni.
Finalmente una legge a difesa dei consumatori!
UPDATE DEL 02/02/2007
Entro i prossimi 30 giorni cambierà la “vita” degli utenti di schede prepagate di telefonia mobile, che finalmente potranno acquistare schede senza pagare altro se non il traffico telefonico. E’ stato infatti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di ieri (ed entra quindi in vigore oggi) il Decreto che prevede la cancellazione degli oneri aggiuntivi.
UPDATE DEL 06/03/2007
Per sapere le ultime strategie commerciali adottate dagli operatori telefonici dopo l’abolizione dei costi di ricarica clickate qui.
27 Gennaio 2007 alle 15:26 Quota
Bisogna vedere come reagiranno le compagnie telefoniche, prevedo un aumento delle tariffe…
27 Gennaio 2007 alle 15:41 Quota
Si, anche io ho questo timore :-(
Hai letto anche delle disdette agli operatori telefonici, televisivi e ADSL senza più aspettare il famoso anno?
Grandioso!
28 Gennaio 2007 alle 13:25 Quota
Tutte cose che in un paese “normale” (anche se non mi piace usare questa espressione) non dovrebbero essere oggetto di una riforma.
Molto positivo se verrà portato a termine anche lo snellimento delle pratiche relativo all’apertura di una impresa.
28 Gennaio 2007 alle 13:43 Quota
Allora non è un governo ladro che porterà morte e distruzione? Pfiuu… ce la siamo vista bella… :|
28 Gennaio 2007 alle 15:04 Quota
Io penso che tu abbia detto una grandiossissima cavolata, non credo che Bersani abbia “preso la questione a cuore” proprio per la petizione online. Ti ricordo che le petizioni online non hanno nessun valore legale, tant’è vero che non vengono utilizzati sistemi per verificare l’identità di chi “firma” o sistemi di firma digitale.
28 Gennaio 2007 alle 15:22 Quota
@Enrico: d’accordo sulla validità legale, ma non nascondiamoci nemmeno che hanno un loro peso morale. Personalmente la nota di merito ad Andrea D’Ambra per il suo impegno è una cosa che va riconosciuta. Nota di merito che non si può dare alle associazioni dei consumatori ufficiali che in Italia fanno veramente poco.
28 Gennaio 2007 alle 15:47 Quota
@Emanuele: si, concordo.
@Pablo Moroe: ..e che si mangia anche i bambini :-)
P.S. IMHO i governi sono tutti ladri e anche questo decreto l’hanno fatto si per il polverone che s’è alzato sull’argomento, ma anche (e forse soprattutto) per guadagnarsi un po’ di voti dopo una finanziaria di così grande impatto che gliene ha fatti perdere davvero parecchi.
@$Enrico$: certo, non hanno alcun valore legale, ma sicuramente hanno una grande efficacia simbolica (come una sorta di sondaggio online per valutare quanto è sentito un determinato problema).
Tieni conto anche che la petizione è stata “sponsorizzata” da un certo Beppe Grillo (leggi il blog più seguito d’Italia), quindi t’assicuro che la cosa ha alzato un bel polverone.
Ah, tra l’altro è stato lo stesso Bersani a citare d’Ambra (mi pare a Ballarò, ma non ci giuro), quindi, come vedi, non è una cosa che mi sono inventato io di sana pianta!
Sicuramente, come dicevo sopra, non è stato solo quello il motivo per cui hanno fatto il decreto, ma, secondo me, ha aiutato parecchio.
Ciao, Paolo.
28 Gennaio 2007 alle 15:52 Quota
@maury: concordo sull’aspetto “associazioni dei consumatori”: non fanno veramente niente e, quando si ottiene qualcosa (come in questo caso), sono i primi a farsi avanti per prendersi il metito.
Giudizio personale: pessime.
Ciao, Paolo.
30 Gennaio 2007 alle 1:57 Quota
Ho fatto un po di conti e negli ultimi mesi, ho già risparmiato un centinaio di euro grazie a san Bersani (vedi abolizione notaio in passaggi auto e moto) e ne risparmierò altri 200 se va in porto il discorso della disdetta anticipata dell’adsl. L’anno scorso ho dovuto cessare un (pessimo) servizio tele2 e ho dovuto pagare 6 mesi di canone senza usarlo.
30 Gennaio 2007 alle 2:56 Quota
Speriamo proprio che le novità introdotte da questo decreto vadano in porto senza sorprese dell’ultimo momento!
Ciao, Paolo.
12 Febbraio 2007 alle 14:23 Quota
Ma un decreto legge deve essere convertito in legge entro 60 giorni (approvazione del Parlamento) altrimenti decade.
Quindi fino ad aprile non cantiamo vittoria. Business è business quindi…. si daranno da fare.
12 Febbraio 2007 alle 14:24 Quota
Ma un decreto legge deve essere convertito in legge. Quindi non cantiamo vittoria.
12 Febbraio 2007 alle 14:29 Quota
@marina: veramente, da quello che ho capito/letto, il decreto lo hanno già pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 02/02/2007, quindi, entro i primi di marzo, non si dovrebbero pagare più i costi di ricarica.
Mi sbaglio?
Ciao, Paolo.