Torna la rubrica “Perle di saggezza”, pensieri su cui riflettere:
- Non aggrapparti al passato e non rincorrere il futuro, perchà© il passato non c’è più e il futuro non è ancora arrivato. Vedendo con chiarezza le cose così come sono, in questo momento, qui e ora, chi pratica la vipassana vive la vita nella calma e nella libertà . Bisogna stare attenti oggi; attendere domani potrebbe essere troppo tardi. La morte può arrivare e coglierci di sorpresa, chi può dirlo? Colui che sa come vivere con attenzione giorno e notte è colui che conosce il modo migliore per essere indipendente. (Bhaddekaratta-sutta)
- Un giorno il Buddha sedeva nel bosco con trenta o quaranta monaci. Avevano fatto un ottimo pranzo e stavano in buona compagnia l’uno dell’altro, sopraggiunse un contadino molto triste, che chiese al Buddha e ai monaci se avessero visto passare le sue vacche. Il Buddha rispose di no. Allora il contadino disse: «Monaci, sono così depresso. Avevo dodici vacche e non riesco a capire perchà© siano fuggite. Avevo anche una piantagione di sesamo di alcuni acri, ma gli insetti l’hanno divorata tutta. Sono tanto infelice che vorrei morire». Il Buddha disse: «Amico mio, non abbiamo visto nessuna vacca passare di qui. Forse devi cercarle nell’altra direzione». Il contadino ringraziò e scappò via, mentre il Buddha si rivolgeva ai monaci: «Amici miei, siete le persone più felici del mondo, perchà© non avete vacche da perdere. Se aveste vacche da allevare sareste indaffaratissimi. Perciò per essere felici, dovete imparare l’arte di lasciar andare le vacche. Lasciatele andare a una a una. All’inizio credevate che queste vacche fossero necessarie per essere felici, ma adesso vi rendete conto che non sono affatto essenziali per la vostra felicità , ma che, al contrario, costituiscono un ostacolo. Perciò vi siete decisi a lasciarle andare». (Tratto e condensato dal Majjhimanikaya)
- I grandi insegnamenti, all’unanimità , danno risalto al fatto che tutta la pace, la saggezza e la gioia dell’universo sono già dentro di noi; non dobbiamo guadagnarle, svilupparle o raggiungerle. Come un bambino che stia in un magnifico parco con gli occhi strettamente chiusi, non abbiamo bisogno di immaginare gli alberi, i fiori, i cervi, gli uccelli e il cielo; dobbiamo soltanto aprire gli occhi e vedere che cosa c’è già qui, che cosa siamo già , non appena smettiamo di fingere di essere piccini o peccatori. Si potrebbe definire quasi tutta la pratica spirituale semplicente come esserci, identificare e arrestare, identificare e arrestare, identificare e arrestare: identificare le innumerevoli forme di illusione che indossiamo e darsi il coraggio di arrestarle tutte. A poco a poco, in profondità dentro di noi, il diamante si lustra, gli occhi si aprono, l’alba si mostra e noi ci trasformiamo in ciò che siamo già . Tat twam asi: Tu sei quello! (Bo Lozoff)
- La vita è come un film. àˆ come lo svolgimento di una storia che vediamo e interpretiamo, mentre ci identifichiamo con gli attori (cioè i divi) e ci immergiamo nel dramma. Quando si comincia a notare questo fatto, la vita diventa più leggera. La monotonia svanisce e comincia la magia. Perchà© quando rivolgiamo la nostra attenzione ai nostri stessi corpi, sensazioni, percezioni, impulsi e coscienza, scopriamo che siamo intessuti dei fantastici fili delle storie che proiettiamo. Solo un io del genere può creare ed esser creato: un io fisso, inamovibile è come morto. (Stephen Batchelor)
Fonte: Perle di saggezza
18 Luglio 2008 alle 15:00 Quota
Lo so che col post non c’entra ma…gli annunci di Google sulla home page propongono l’acquisto di “gatti”!! :| Se li metto sul mio blog verranno pubblicizzati venditori di rospi messicani?!:p
18 Luglio 2008 alle 15:13 Quota
@frogsong: visto quanto è brava mamma Google nel contestualizzare gli annunci, direi che è molto probabile :-D