Il venerdì è il giorno dedicato alle riflessioni, al romanticismo, alla poesia.. e allora cosa c’è di meglio della bellissima “Ode al suo aroma” di Pablo Neruda?!
Mia soave, di cosa odori?
Di che frutto?
Di che stella? Di che foglia?Presso
il tuo piccolo orecchio
o sulla tua fronte
mi chino,
ficco
il naso tra i capelli
e il sorriso,
cerco di riconoscere
la stirpe del tuo aroma:
è soave, ma
non è fiore, non è coltellata
di penetrante garofano
o impetuoso aroma
di violenti
gelsomini,
è qualcosa, è terra,
è
aria,
mele o legnami,
odore
di luce sulla pelle,
aroma
della foglia
dell’albero
della vita
con polvere
di strade
e freschezza
d’ombra mattutina
alle radici,
odor di pietre, di fiume,
ma
più simile
a una pèsca,
al tepore
del palpito segreto
del sangue,
odore di casa pura
e di cascata,
fragranza
di colomba
e capelli,
aroma
della mia mano
che perlustrò la luna
del tuo corpo,
le stelle
della tua pelle stellata,
l’oro,
il grano,
il pane del tuo contatto,
e lì,
per tutta la lunghezza
della tua luce furiosa,
sulla tua circonferenza d’anfora,
sul calice,
sugli occhi del tuo seno,
fra le tue ampie palpebre
e la tua bocca di schiuma,
su tutto
lasciò,
la mia mano lasciò
odor d’inchiostro e selva,
sangue e frutti perduti,
fragranza
di obliati pianeti,
di puri
fogli vegetali,
lì
il mio stesso corpo
sommerso
nella freschezza del tuo amore, amata,
come in una sorgente
o nel suono
di un campanile
lassù
tra l’odore del cielo
e il volo
degli ultimi uccelli,
amore,
odore,
parola
della tua pelle, dell’idioma
della notte nella tua notte,
del giorno nel tuo sguardo.
Dal tuo cuore
sale
il tuo aroma
come dalla terra
la luce fino alla cima del ciliegio:
sulla tua pelle io fermo
il tuo palpito
e odoro
l’onda di luce che ascende,
la frutta sommersa
nella sua fragranza,
la notte che respiri,
il sangue che esplora
la tua bellezza
fino a giungere al bacio
che mi attende
nella tua bocca.Pablo Neruda
22 Dicembre 2008 alle 16:04 Quota
MIA STIRPE
( Dolce,duro,lento,morbido,violento,veloce è lo sguardo che forma la discendenza ).
L’altra metà
della mia terra
è morbida
di lusinghe,
è dura
e in rivolta,
è veloce
di gocciole,
è dolce
nel nutrirsi,
è lenta
da impegni.
Nel suo brontolio
mi dirà
quale fontanile
accoglierà
le cento rughe
violente,
e gli renderò
la nascita , il linguaggio , l’amore
trafitto
nel solco…
di mia stirpe.
di Maurizio Spagna
Si è consacrato
Il Rotoversi.com
La cultura poetica in linea con la vita…
Verso i nostri sogni riversi ma scritti per sempre-
Un raccoglitore di poesia on line-
Maurizio Spagna
http://www.ilrotoversi.com
info@ilrotoversi.com
L’ideatore
Scrittore e Poeta-
20 Ottobre 2011 alle 10:38 Quota
Mi fa sempre un certo effetto questa poesia. Immaginare una voce suadente profonda che la pronuncia, è da pelle d’oca.