Grazie a FastWeb, che, dopo soli 60 giorni, non si è ancora decisa ad effettuare un semplicissimo trasferimento della linea ADSL che io e miei coinquilini abbiamo attivato a casa all’Aquila, solo ora riesco a postare qualcosa di nuovo da domenica scorsa.
Così mi è venuta la voglia di raccontare in questo post “l’odissea che stiamo vivendo” e l’immensa serietà di questa azienda (anche per par condicio.. di solito è sempre la monopolista e ultra indebitata Telecom a prendersi (giustamente) gli insulti degli utenti!).
Tutto è iniziato lo scorso agosto, quando abbiamo deciso di cambiare casa e, di conseguenza, di trasferire la linea ADSL che avevamo nella vecchia casa, a quella nuova. Abbiamo contattato FastWeb pe sapere come richiedere il trasferimento e ci hanno indicato un modulo da compilare e inviare via fax. Così abbiamo fatto, in data 13 settembre. Tendo a precisare e rimarcare il fatto che, su tale modulo, il limite di tempo che FastWeb si è auto-imposta per effettuare il trasferimento è di 30 giorni. Ah dimenticavo: ovviamente nel periodo di tempo che va dalla richiesta di trasferimento all’attivazione, dobbiamo comunque pagare l’abbonamento ADSL (più altri 45 euro per il trasferimento).
Trascorsi i 30 giorni (13 ottobre), non avendo alcuna notizia da FastWeb, abbiamo chiamato il servizio assistenza (diverse volte): la prima volta ci hanno detto che avevano perso il nostro fax e che quindi dovevamo reinviarlo di nuovo. Abbiamo telefonato una seconda volta e, magicamente, il fax è riapparso e ci hanno confermato che il trasferimento era il lavorazione e che (parole dell’operatore) “al massimo entro questa settimana, stia traquillo che verrà effettuato il trasferimento“: questo il 16 di ottobre.
La settimana dopo, non essendo stati contattati da nessuno, abbiamo richiamato il servizio assistenza: anche in questo caso ci hanno confermato che entro la settimana si sarebbe risolto tutto. Per farla breve, la storia è continuata fino a ieri sera.
No no, non che ieri sera ci hanno finalmente attivato l’ADSL, ma perchè, all’ennesima telefonata al servizio clienti, mi hanno semplicemente detto che essa non verrà attivata prima di altri 20 giorni, perchè sono in ritardo. Allora mi sono leggermente innervosito e ho chiesto spiegazioni sul motivo di tale ritardo di soli 60 giorni invece dei 30 promessi da loro. L’operatrice, seccata, mi risponde che i 30 giorni non sono vincolanti e che, per i giorni eccedenti, potevamo fare richiesta di rimborso.
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